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mercoledì 23 dicembre 2009

apro la porta!

In questo periodo di inspiegabile frenesia collettiva, mi trovo sempre in affanno.
Mi pare di rimanere indietro su qualsiasi cosa. Nel lavoro, poi, ho la continua sensazione di aver scordato qualcosa di importante.
Se non fossi distratto, se non avessi la testa tra le nuvole, se non mi riconoscessi in Peter Fortune, non mi preoccuperei.
Invece no, sono tutte queste cose, eccome.
Allora ho dovuto ridurre al minimo le distrazioni. Via da facebook, telefono staccato, mente locale soltanto, almeno per qualche giorno, sul concreto.
Essere sfasato, fuori sincrono non me lo posso permettere.
Io, che lo sono già sempre di mio.
All'anno che se ne sta andando apro la porta e  faccio strada verso l'uscita.
Come ultimo regalo mi ha dato un non luogo a procedere nel processone in cui i detenuti erano dispersi ad Orte, come scrivevo un pò di tempo fa. E un brutto quarto d'ora ier sera che mi ha fatto capire quanto sia difficile convivere con la mia distrazione.
Dell'anno che passa ascolto il rumore dei passi verso l'uscita, chiudo la porta, un giro di chiave e au revoir
al prossimo anno.

venerdì 18 dicembre 2009

l'anno in cui fsn....

L'anno in cui è diventato una società
in cui ha perso
ha vinto cause importanti
ha difeso disgraziati
e non
alcune volte è riuscito in successi insperati
altre volte invece le cose sono andate meno bene
ma comunque ogni volta cercando sempre di fare il meglio
anche quando alla fine sapeva che sarebbe stato gratis;
dei viaggi a Roma
a Milano
della possibile presenza TV
di processi anche troppo importanti
di notte insonni passate  a trovare la strada giusta
di delusioni
di litigi con magistrati;
del pianto di Roger
del suo successo a Parigi
di mare
adesso anche di neve
di facebook, mio malgrado,
di Mario Kart alla WII
di gare di pesca con i nipoti
di partite a tennis
di rovesci lungo linea sempre sbagliati
della saggezza del B. a Casalguidi
delle lezioni di Bartesio
di nuvole
della voglia di farmi un tatuaggio
degli amici,  soprattutto di loro
sempre presenti
di cene in montagna
di torte della pazienza
di serate in discoteca dopo secoli
di balletti
di shottini e aperitivi
di un bellissimo concerto a Lucca;
é stato l'anno in cui ho rinunciato alle vacanze
anche per lavoro
ma anche di una gita a Nizza
di un prossimo viaggio a Valencia
dell'inizio del viaggio in America;
dei 100 anni di mia zia
l'anno di Gran Torino
dell'avv. Malinconico
di Peter Fortune;
di maratone mancate e allenamenti abbandonati
L'anno in cui ho dovuto chiudere relazioni
in cui da troppo tempo ero prigioniero,
in cui ho riscoperto persone
 e mi sono allontanato e poi riavvicinato ad altre;
Nell'anno in cui ho conosciuto nuove persone
che hanno lasciato il segno
e che io non ho compreso fino in fondo
e che mio malgrado ho finito per ferire
e infine perdere
E' stato un anno
che alla fine, in fondo, non ho fatto altro che 
viverlo.

giovedì 17 dicembre 2009

Era la vigilia di Natale

Mi ricordo una vigilia di Natale di qualche anno fa.
Il ricordo è chiaro per tanti episodi paritcolari che in quella serata si verificarono.
Faceva freddo a Pistoia quell'anno per Natale. Proprio come adesso.
Le previsioni alla televisione presentavano paesaggi innevati anche in pianura.
Anche nella pianura pistoiese.
Ricevo la telefonata di alcuni amici. 
Usciamo mi chiedono. 
Per la vigilia, dopo cena, le strade sono vuote, i locali semichiusi, e quelli aperti poco frequentati.
Solo le chiese si riempiono di gente. Per lo più di persone interessate a farsi vedere alla messa di mezzanotte con la pelliccia nuova o nella Chiesa " che conta".
Al pensiero di ciò, sarebbe stato saggio ringraziare garbatamente ma rifiutare l'invito.
Invece fui proprio io a proporre una partita a calcino al Circolino di ........, sempre che fosse aperto.
Il cielo minacciava pioggia e sulla salitella del colle delle Torri, ci imbattemmo in una furiosa bufera di neve.
I fiocchi cadevano fitti, ma soltanto in cima a quella specie di cavalcavia che unisce le due parti della provincia.
Il Presidente del Circolo ci accolse con stupore, come se stessimo per rovinare a lui ed alle altre persone, in verità poche, molte poche, la serata che avevano in programma.
Giocammo per un paio d'ore, forse meno.
Verso le undici, nella stanza del calcino, accapò il Presidente, che forse non lo era nemmeno, ma così pareva ai più.o comunque parve a noi.
In effetti era l'ora di togliere il disturbo e lasciare che  tutti potessero tornare a casa per passare  la vigilia con le proprie famiglie.
Attraversammo la stanza, il bar. 
C'era una stanza aperta, dietro il bar, una sorta di sala riuniune con un televisore acceso.
Davanti allo schermo stavano seduti 4-5 uomini. 
Di li a poco pensai si sarebbero scambiati i regali.
Probabilmente erano i fondatori del circolo. Lo zoccolo duro, che coglievano questa occasione per un saluto e un augurio.
Dal fondo della sala uno tra loro gridò
" è l'ora mettilo"
Gino inserì nel videoregitratore una cassetta VHS,
Il sielnzio che seguì mi incuriosì. Sbirciai  come un gatto dalla porta e
sullo schermo c'era

"Sperma party" l'attesissimo seguito di "Cocktail di sperma".
Insomma, serata a tema.



mercoledì 16 dicembre 2009

per chi..

.....la ruota di scorta
diventa la ciambella di salvataggio,
 un velo di malinconia
resta dipinto sul volto
e la felicità
una scena
di teatro.

fsn

martedì 15 dicembre 2009

chi.......

Chi vive in baracca, chi suda il salario
chi ama l'amore e i sogni di gloria
chi ruba pensioni, chi ha scarsa memoria
Chi mangia una volta, chi tira al bersaglio
chi vuole l'aumento, chi gioca a Sanremo
chi porta gli occhiali, chi va sotto un treno
Chi ama la zia chi va a Porta Pia
chi trova scontato, chi come ha trovato
Chi sogna i milioni, chi gioca d'azzardo
chi gioca coi fili chi ha fatto l'indiano
chi fa il contadino, chi spazza i cortili
chi ruba, chi lotta, chi ha fatto la spia
Chi è assunto alla Zecca, chi ha fatto cilecca
chi ha crisi interiori, chi scava nei cuori
chi legge la mano, chi regna sovrano
chi suda, chi lotta, chi mangia una volta
chi gli manca la casa, chi vive da solo
chi prende assai poco, chi gioca col fuoco
chi vive in Calabria, chi vive d'amore
chi ha fatto la guerra, chi prende i sessanta
chi arriva agli ottanta, chi muore al lavoro
Chi è assicurato, chi è stato multato
chi possiede ed è avuto, chi va in farmacia
chi è morto di invidia o di gelosia
chi ha torto o ragione,chi è Napoleone
chi grida "al ladro!", chi ha l'antifurto
chi ha fatto un bel quadro, chi scrive sui muri
chi reagisce d'istinto, chi ha perso, chi ha vinto
chi mangia una volta,chi vuole l'aumento
chi cambia la barca felice e contento
chi come ha trovato,chi tutto sommato
chi sogna i milioni, chi gioca d'azzardo
chi parte per Beirut e ha in tasca un miliardo
chi è stato multato, chi odia i terroni
chi canta Prévert, chi copia Baglioni
chi fa il contadino, chi ha fatto la spia
chi è morto d'invidia o di gelosia
chi legge la mano, chi vende amuleti
chi scrive poesie, chi tira le reti
chi mangia patate, chi beve un bicchiere
chi solo ogni tanto, chi tutte le sere
.......
 

domenica 13 dicembre 2009

the kid(1921)

Un film di sorrisi e forse anche di qualche lacrima.
Senza il forse.
A parlare sono le immagini. Non c'è bisogno delle parole.
Sarebbero di troppo. L'essenziale si racconta attraverso i volti, le immagini, le emozioni.
Il silenzio.
Solo la musica accompagna nella storia i protagonisti,
sottolineandone le emozioni.
Come nelle favole il lieto fine è preceduto dal dramma più intenso,
e anche il  "paese dei sogni" è pervaso da una triste allegria e da un'invadente malinconia.
L'arte di Chaplin è meravilgia.
In ogni scena. Adesso, allora e tra cent'anni.

Quanto devono a lui i film di oggi. Prendete Up, la prima parte, per non parlare di wall-e.


Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare.
Forse perché non può essere comprato. I ricchi comprano rumore.
L'animo umano si diletta nel silenzio della natura, che si rivela solo a chi lo cerca.

fsn


lunedì 7 dicembre 2009

domenica 6 dicembre 2009

La Cattiva!

.........le bambole se ne stavano sedute sul davanzale della finestra stipate come operai pendolari sulla metropolitana. Le preferite erano quelle più vicine al suo letto, Ce n'erano di tutti i colori......ma per lo più erano di un bel rosa acceso. Certe erano nude. Altre indossavano una sola cosa, un calzino, una maglietta,o una cuffia. Alcune erano tutte agghindate in sontuosi vestiti da ballo con fasce, tuniche in pizzo e strascichi carichi di nastrini. Erano una diversa dall'altra, ma una cosa in comune l'avevano: quello sguardo fisso, arrabbiato, da pazze. In teoria avrebbero dovuto essere dei neonati, ma gli occhi le tradivano. I neonati non guardano in quel modo nessuno.Passando accanto alle bambole Peter si sentiva scrutato e, uscendo dalla stanza, sospettava che si mettessero a parlare di lui, tutte e sessanta.
Eppure non gli avevano mai fatto niente di male e in fondo ce n'era soltanto una che proprio non gli piaceva. La Cattiva. Persino a Kate non piaceva. Le metteva paura, talmente tanta che non aveva il coraggio di buttarla, caso mai quella fosse tornata nel cuore della notte a vendicarsi. La cattiva chiunque l'avrebbe riconosciuta al primo sguardo. Era di un rosa mai visto su un essere umano. Molto tempo fa la gamba sinistra e il braccio destro erano stati strappati dai buchi del corpo. E sul cranio crivellato di buchi le cresceva un ciuffo spesso di capelli neri. Chi l'aveva fabbricata doveva aver avuto l'intenzione di farle un bel sorriso dolce, ma qulacosa era di sicuro andato storto nello stampo, perchè la Cattiva tirava su un labbro in una specie di smorfia e pareva pensare alle cose più brutte del mondo.
Di tutte le bambole , solo la Cattiva non era nè maschio nè femmina . Era la Cattiva e basta.........

Ian McEwan   L'inventori di sogni
.

Un libro che è un sogno ad occhi aperti.
fsn

giovedì 3 dicembre 2009

L'arte del ciacciare!

 L'arte del ciacciare è femminile. 
Chiaccherano troppo le donne. Poi se sono avvocati ancora peggio.
Prendi stamani per esempio.
Io arrivo in udienza a Lucca, mi tolgo il cappotto, appoggio la borsa e aspetto.
Gironzolo in aula senza dare confidenza a nessuno, magari io per il mio carattere sono anche troppo di poche parole, però preferisco.
Le avvocatesse eccole, non si son mai viste prima, nemmeno si conoscono di vista e subito si mettono a ciacciare.
Ma te che hai stamani, ma che reato è, ma il giudice com'è, condanna? A me è successo questo, e quest'altro.
Parlano dei processi come se si fossero trovate al supermercato  a fare la spesa.
Come se stessero parlando della ricetta della pommarola.
Guarda se ci metti il basilico, in foglie, e i pelati invece della conserva ti vien buona. La fai cuocere a fuoco lento. Io patteggio a tre mesi, e se non me lo concede pace lo ripropongo in giudizio. Io ci metto una puntina di timo. No il timo no io opterei per la lavanda e un goccio, ma giusto un goccio di vino. Ma come nella pommarola? No senti fai l'abbreviato ti conviene con giusto una spruzzata di cannella.
Viene chiamato il loro processo. 
Giudice" allora avv patteggia per la sospensione della pena"
l'avevo fatto io il patteggiamento ed era solo ed esclusivamente per questo, per la sospensione.
" senta guardi come mai ha dato la continuazione per il capo a e non per il b, se io patteggio allora ho un reato solo, se poi le cipolle le fa soffriggere a fuoco alto mi si bruciano, e poi ci deve mettere la noce moscata...."
Giudice" avv io non ho capito ma voi avete chiesto il patteggiamento per la sospensione...
" si Giudice ma la continuazione se mi si inacidisce la pommarola ci devo mettere il pomodoro fresco....
comunque si è solo per la sospensione"
Giudice" ah appunto!"

Un ci si fa chiaccherano troppo, le donne
intendo.


martedì 1 dicembre 2009

ho imparato a sognare...

 ".....Ho imparato a sognare,
che non ero bambino
che non ero neanche un' età
Quando un giorno di scuola
mi durava una vita
e il mio mondo finiva un po là..."



Sulla mensola davanti a me
mi guardano due libri
mi invitano
prendimi, sfoglia me
Uno è il libro delle risposte
l'altro il libro delle domande.
Irresistibile è la tentazione di prendere il primo
è la scelta più facile
la via più facile
le risposte sono sempre a portata di mano.

il latte è versato
ma cosa l'ha fatto versare 
e perchè?

il libro delle domande
con la sua costa vellutata di arancio
mi spinge a prenderlo,
con occhio scettico
pronto a confutare ogni cosa che potrei trovare in esso
l'apro a casaccio

sei pronto a sognare?



..."Ho imparato a sognare,
quando inizi a scoprire
che ogni sogno
ti porta più in là
cavalcando aquiloni,
oltre muri e confini
ho imparato a sognare da là..."


fsn 





domenica 29 novembre 2009

la ricetta della strega!

un fracasso di dovrei


un miscuglio di potrei


giusto un pizzico di vorrei

qualche se

e

un pò di ma



.........


 

venerdì 27 novembre 2009

memoria

era ieri
soltanto ieri
o poco 
prima
eppure
non si 
ricorda
che strana 
la memoria
che  non esiste
o
esiste solo per chi
vuole ricordare

perchè alla fine anche due rette si uniscono in un punto
che è
peccato
un punto
di fuga

giovedì 26 novembre 2009

di un PM cieco, di una udienza infinita e di un catanese...

 Qualche tempo fa scrivevo di una udienza a Pescia, interminabile, di un catanese, di un ipotesi di patteggiamento abbandonata in nome di non so bene neanche io che cosa. Dettata dal fatto di non aver visto l'imputato. E di un avv un pò antipatico.
Lì per lì decisi di andare al processo anche soltanto per rompere le scatole  a loro.
Ieri parto dallo Studio alle 11, avevo udienza tardi, alle 12. 
Arrivo in Trib a Pescia e il Giudice sta ancora discutendo i processi delle 9,00.
Odio Pescia, per inciso. E' sempre così. Già mi immagino che prima delle 17 o forse anche più tardi non potrò uscire.
Non ho fatto venire l'imputato. Volutamente. e gli ho chiesto di mandarmi un fax.
Alle 1630 finalmente chiama il mio.
" Scusi Giudice l'imputato mi fa presente che non può presenziare quest'oggi perchè non ha i soldi per il viaggio ma che vuole rilasciare esame."
" avv questo dimostra ancora di più con chi abbiamo a che fare, comunque respingo la richiesta dell'imputato"
" cominciamo bene" penso.
Viene sentito un ufficiale della ..... poi la figlia poi infine la moglie.
Entrambe simpatiche...ma anche io non lo sono stato.
Gioco, corse ai cavalli, scommesse, soldi sottratti alla famiglia........
Il Pm nella discussione va giù pesante, la parte civile non ne parliamo.
Il Giudice prima che prenda la parola io, chiude il fascicolo.
Penso "oggi ha condannato tutti, questo giudice è così, ha chiuso il fascicolo...figuriamoci"
Parlo per mezz'ora ........
Non mi interessano i fatti, neanche molto quello che è stato detto nella istruttoria.
Alla fine dopo aver spiegato bene e argomentato la mia tesi, concludo per la assoluzione dell'imputato sia nei confronti della moglie che della figlia.
Per la prima perchè nei suoi confronti il fatto non sussiste e per la seconda perchè non costituisce reato.
Il Giudice si ritira. Dopo Mezz'ora  " ai sensi del 530......."
Assolto, lo sapevo, per entrambi le parti offese.

Ormai è buio a Pescia, non ho pranzato e sono stanco.
Prendo la mia borsa, la penna e le carte.
Faccio cartella come a scuola.

Ed esco come ero entrato al mattino.

Penso che adesso mi mangerei volentieri
un ovino
Kinder.
fsn 




sabato 21 novembre 2009

le avventure di fsn al centro commerciale!

Ci sono decisioni che si prendono da soli.
Puoi girarci intorno quanto ti pare, ma si torna sempre lì, la decisione spetta a te.
Per ogni cosa è così.
Fate un pò come vi pare, ma le cose te le devi fare da solo.

Giro zombeggiando nel reparto tennis del Nencini sport.
Non trovo quello che cerco, anzi ho la testa che pare un pallone aerostatico, e forse questo mi si legge benissimo in volto.
Quello che penso mi si è sempre letto negli occhi, questo mi hanno sempre detto tutti.
Beh , una bella sfiga...lasciatemelo dire.

Alla fine vado da una commessa " buongiorno...cercavo dei polsini......gialli o arancioni...di quelli lunghi...anzi uno lungo e uno corto"

Lei è una ragazza di colore, con i capelli raccolti e gli occhi  neri .

" ma sono per te?"
" si"
" ma il completo con cui giochi di che colore è"
" perchè, scusa?"
" no io lo dico per te non vorrei venderti dei polsini che non ti stanno bene"
Penso," io dormirò in piedi e lei se ne sarà anche accorta, ma lei si è fumata anche l'ortica"
e rispondo" guarda non ha importanza, mi è presa la fissa dei polsini gialli o arancioni, comunque se davvero ti interessa di solito gioco in bianco e blu"
" ecco lo vedi che avevo ragione, non li devi comprare gialli o arancioni, ma bianchi o blu, guarda al massimo neri. Fidati di me, poi il giallo non mi sembra un colore che ti si addice, fammi questo piacere"
" si hai ragione ma io li voglio di questi colori"
" fai come ti pare, io il consiglio te l'ho dato, che ne vuoi sapere te ....   comunque sono laggiù, non ti puoi sbagliare...sono orribili."
Poi non la vedo più.

Tutto questo per due polsini, se dovevo comprare una maglia
 sarei ancora là
O mi son perso qualcosa, e non sarebbe la prima volta oppure serve uno al massimo due clienti al giorno.

?.



mercoledì 18 novembre 2009

alla fine poi....

l'amicizia cosa sia non è mica stato spiegato da nessuno.

Alla fine però si può dire che sia  una questione personale.
Non tutti la intendono alla stessa maniera.

Se perdi l'amicizia di una persona, mica la puoi sostituire con un'altra.
gli amici non si sostituiscono.
al massimo si sommano o si sottraggono.

e se qualcuno decide si abbandonare la partita, in silenzio o sbattendo la porta, poco importa perché quel che è iniziato ormai è in corso.

non si cancella mica.

Mai.

Nel bene e nel male.

Tutto nasce spontaneamente e chi non è disposto all'improvvisazione, allora avrà il suo bel daffare.
Perchè non sarà pronto.

ognuno ha le sue idee, i suoi modi di fare di comportarsi, Giusti o sbagliati che siano.
Si può essere d'accordo su alcune cose e in disaccordo su altre.


ognuno è amico per quello che è, non per quello che si vuole che sia.
libertà di andare, di  tornare e dirsi o meno  le cose,
magari anche solo
se ne vale la pena.

sabato 14 novembre 2009

il cubo smilik di fsn!









6 facce per 6 emozioni

" Solamente quando avrai ricomposto il cubo avrai raggiunto l'equilibrio"

Questo c'era scritto sulla scatola del cubo smilik al momento dell'acquisto.

"ad ogni faccia completata l'emozione corrispondente rimarrà incollata sulla vostra persona fino a quando non riuscirete a farne un'altra"

Fsn dopo ore di tentativi" basta me ne libero.....via dalla finestra"

Appello..

"Chi ha preso il cubo è pregato velocemente di cambiare faccia o di riportarlo al legittimo proprietario. No perchè  mi sarei rotto le scatole di sembrare un alieno con gli occhi sbarrati."


Se avessi commesso un reato mi imputerebbero l' incauto acquisto. Sigh!! 

venerdì 13 novembre 2009

Il libro ha l'oro in bocca!

chissà se delitto e castigo si riferisce al delitto di amare i libri, e al castigo di doverli poi mettere in ordine.

non so.
Comunque l’altra sera, spossato da giorni di difese di ufficio, finalmente in pace in casa, solo, mi son preso la briga di sistemare la libreria.

Mi ero promesso di non acquistare libri per un po’ di tempo. Invece, viste le continue uscite a Firenze dei giorni scorsi ne ho comprati un bel po’.

Non volevo acquistarli perchè da leggere ne avevo già molti e non ho tempo per farlo o comunque per farlo nel modo dovuto....e poi i fumetti dove li mettiamo?.

 

Invece ecco arrivare sulle mensole l’ultimo di McCarthy, Suttree, già che c’ero ho preso anche la trilogia della frontiera e l’ultimo di Benni.

Tanto per non farsi mancare niente. 


Dopo l’acquisto fsn deve riordinare la libreria, mettere a posto quelli letti, stilare una priorità di lettura. Una sorta di ordine, che ovviamente non rispetta mai.


Così fsn è chino sugli scaffali a dividere libri da leggere subito, da quelli da aspettare, a mettere via quelli letti, magari per generi, per autore, e poi li assegna e li affida in custodia ora a quello scaffale ora a quell’altro della libreria. Qualcuno lo cede alla mamma perchè lo legga prima che se aspetta fsn lo legge in edizione economica. In seconda ristampa

Ovviamente niente va nel modo in cui deve andare. La libreria respinge l’ordine che fsn le aveva assegnato.

Succede sempre, ogni volta.

Le librerie sono impertinenti, la loro struttura muta I libri non entrano mai nei posti assegnati, anzi o stanno larghi e cadono oppure non c’entrano. Gli scaffali che sembrano sufficientemente lunghi per contenere i libri destinati improvvisamente si accorciano, poi si allungano. Così come se fossero Mr Fantastic dei fantastici quattro. Quello fortunato che allunga il suo corpo come gli pare e piace. Per intenderci

 

Lo sconforto  ha colto fsn quando Aringa Rossa non entrava né nello scaffale dei gialli né in quello che io chiamo limbo. Il luogo dove vanno i libri che non entrano nel loro genere e quindi vanno nel calderone della casualità.

Dove lo metto Aringa Rossa. AHHHHHHHHHhh.

A quel unto piccato fsn ad alta voce ha pensato.



" che cavolo, dio mio, ma chi me l'ha fatto fare di avere la passione dei libri, dei fumetti? eh?? non potevo avere che so? ... la passione per i soldatini, o dei tappini.......toh."

Poi scorato fsn, seduto per terra, con i libri vicino accatastati,
Mentre la libreria beffarda sghignazzava, sorridendo tra Pavese e Camilleri, si mette a pensare ad alta voce “ certo alla fine sistemare migliaia di soldatini sarebbe stato ancora più difficile, poi qualcuno l’avrei perso, perdo tutto , figuriamoci i soldatini. Certo mi sarei ridotto peggio di ora.

 


 

Però............possibile che non si possa essere ironici, nemmeno con se stessi, in santa pace. Per giunta !!!!

fsn


martedì 10 novembre 2009

il sig. Wolf.

Wolf (al telefono con Marcellus, scrive su un foglietto) …un corpo senza testa… ci vogliono 30 minuti… ce ne metterò 10.
(9 minuti e 37 secondi dopo, Wolf suona il campanello. La porta viene aperta da Jimmy)
Wolf e Jimmy
Wolf: “Tu sei Jimmy, giusto? E’ casa tua?”
Jimmy: “Sì, proprio così…”
Wolf: “Sono il signor Wolf… risolvo problemi.”
Jimmy: “Ah, bene, ne abbiamo uno…”
Wolf: “Me l’hanno detto, posso accomodarmi?”
Jimmy: “Ma sì, la prego, entri!”
Wolf: “Tu devi essere Jules, perciò tu sei… Vincent. Veniamo subito al sodo, signori: se sono stato informato correttamente le lancette volano, dico bene Jimmy?”
Jimmy: “Al 100%.”
Wolf: “Tua moglie… Bonnie torna a casa alle nove e mezzo del mattino, esatto? Mi è stato fatto capire che se dovesse tornare e ci trovasse qui non ne sarebbe troppo soddisfatta..”
Jimmy: “Per niente…”
Wolf: “Bene, questo ci dà.. 40 minuti per toglierci dalle palle. E se fate quello che vi dico quando ve lo dico sono sufficienti. Allora, in garage avete una macchina con un cadavere a cui manca la testa, portatemici…”

.... beh non è ancora il momento di farci i pompini a vicenda....

venerdì 6 novembre 2009

la laicità del crocifisso o crocefisso che dir si voglia!

«A chi può dare fastidio quella povera figura? Quali libertà può ledere? Ma vogliamo scherzare? Via, un po´ di ragionevolezza… Non ha nessun senso voler togliere il crocifisso dalle aule scolastiche, dai luoghi pubblici.
Perché sollevare questa questione allora?
Dovremmo essere abbastanza maturi per capire che quell´immagine è stata posta sui muri suo malgrado. Se Gesù tornasse tra di noi il primo a togliere quell´effigie dalle aule certamente sarebbe lui. Ma adesso che è lì, cosa andiamo a togliere noi dai muri? La laicità di uno Stato non si misura dai crocifissi appesi o tolti».


Il Consiglio di Stato dice che il crocifisso è un simbolo di laicità. Le sembra una motivazione accettabile?

«Certo. Gesù era un maestro di laicità. Chi ha detto che il suo regno non è di questo mondo? Più laico di così… La grande tentazione demoniaca è quella del potere terreno. Gesù è la figura che nel modo più esplicito ha manifestato la libertà dell´anima spirituale di ciascuno. Se invece del crocifisso ci fosse appeso un cartellone con l´immagine di tutti i papi, da Pietro in poi, capirei la protesta. Anch´io sarei molto contrario e vorrei venisse tolto. Ma il crocifisso no. Non mi dà nessun fastidio».


Fino a che punto è giusto introdurre un segno privato, di una sola religione, in un luogo pubblico? Per i ragazzi potrebbe non essere educativo


«Dipende da quello che si insegna ai ragazzi. Da cosa viene spiegato loro. Se il crocifisso è un´imposizione, il segno di una religione di Stato (”Quello è il capo”) allora si bestemmia lo stesso messaggio di Cristo, che tutto è fuorché un messaggio per istituire una “religio civilis”. Ma se quella figura serve a concentrare l´attenzione su ciò che Gesù ha veramente detto, sul contenuto dei Vangeli, allora può diventare una presenza di grandissimo stimolo. Di apertura mentale per tutti».


Ma la nostra è una società multiculturale. In cui convivono diverse confessioni. La comunità ebraica, per esempio, ha espresso in passato alcune perplessità sulla presenza del crocifisso.
«Non capisco quale fastidio possa dare il crocifisso alla comunità ebraica. Gesù era ebreo. Ebreo-palestinese. Alla comunità ebraica dovrebbero dare fastidio i cristiani. Sono stati loro a perseguitarli. Gesù non li avrebbe mai perseguitati. Mai e poi mai».
Cacciari "Repubblica"

Ecco proprio quello che ho espresso io, anche su FB.

giovedì 5 novembre 2009

un pò è sereno un pò piove..


sarà.

Che sono metereopatico

Che le nuvole grigie mi immalinconiscono

Che questo tempo mi ha portato la sensazione di un sonno stanco, che parte dal corpo che vorrebbe disperatamente riposare.

che ho da fare veramente tanto

Che ho mille progetti...mille viaggi...mille incontri....mille persone

Che a volte sto talmente bene che vorrei gridarlo forte

Che subito dopo me ne pento e dico “ aspetta un momento”

Che mi basta poco

Che a volte sono un punto esclamativo

Che si ripiega su se stesso si ingobbisce in un punto interrogativo

Che si guarda su se stesso

Che guarda il suo ombelico in cerca di domande


Come un esercizio di Bartenieff quando l’insegnante ti dice allungatevi giù giù come se aveste un volume davanti.

Che poi si riavvolge e torna un punto esclamativo


 

mi perdo facilmente vorrei avere un posto preciso dove ritrovarmi

 quando mi perdo distrattamente di vista.



...... Digli questo, ....

Il resto è silenzio.

Amleto

lunedì 2 novembre 2009

altro che Hiroshi Shiba

Ma davvero da piccolo sognavo di vivere una vita come Hiroshi o Actarus o Tetsuya.?
Perchè?
In fin dei conti che fanno? Hanno un abito solo. E delle due l'una. O ne hanno un guardaroba pieno oppure è sempre il solito. Con tutte le conseguenze che ne derivano.
Hiroshi se ne va in giro vestito da Elvis, con una moto con due enormi alettoni. Rischiando di falciare i pedoni sui marciapiedi.
Poi quando arriva un mostro, si lancia da un dirupo, unisce i pugni, fa una giravolta in aria e si trasforma in una testa colorata che vola.
Dopodichè urla ad una tipa che guida un acquaplano moderno di lanciargli braccia gambe ecc. Infine se ne dà di santa ragione con  mostri di roccia. Gridando per tutto l'incontro frasi senza senso, tipo raggio protonico, oppure "Miwa lanciami i missili disarmanti"
" missili disarmanti???? non ce li hai i missili disarmanti, Perforanti vorrai dire ehhh?????
Per carità eran tutti belli, forti, coraggiosi e circondati da splendide donne.
Ma che ci fanno? niente.
Tutti asessuati questi eroi? Gli unici con qualche pulsione sessuale erano gli sfigati di turno, Boss, Don, Banta ecc.
Prendi Tetsuya che aveva June, vuoi mettere tra lei e un allenamento di volo in picchiata, Mah??
Ma poi alla fine come son finiti?, quando la guerra è  finita , dico io.
Hiroshi se ne va ancora ingiro vestito da Elvis. Ogni tanto, sale sopra un palco e si mette a cantare love me tender. Come un pugile suonato, (di colpi ne prendevano fra tutti non ce lo dimentichiamo), ogni tanto prende la moto e si butta giù da una rupe gridando "JEEG ROBOT D'ACCIAIO".
e sotto, al bar," ahahahah eccolo è di nuovo Hiroshi aahhahahha" " vai Hiroshi, Imica ci attacca ahahhahah" "Miwa lanciami i componenti ahahah"
Insomma lo prendono per il culo allegramente.
Il povero Hiroshi poi si trasforma nella testa e passa ore a gridare " Miwa i componenti" " dove cazzo sei Miwa, bastarda sei passata dalla parte del nemico"
Povero Hiroshi. Ma poi come faceva a trasformarsi dalla testa in uomo?.
Non si è mai saputo.
Una vita infernale. Anche Actarus se ne torna sul suo pianeta per ripopolarlo solo con la sorella. E una volta lassù come hanno fatto? Meglio non sapere.
A conti fatti i modelli da seguire erano altri.
Molto meglio essere un personaggio di Candy. Perchè se non avevi la sfiga di essere uno dei tanti destinati a passare a miglior vita,(in verità dovevi avere un gran culo) potevi diventare quell'antesignano di Johnny Deep che era Terence.
Saresti stato bello e dannato, ti saresti fatto tutto il corpo teatrale e a spregio pure Candy.
Bella vita altro che guerre.
Oppure avresti potuto abbracciare la filosofia di vita giamaicana di Heidi.
Una bambina che non faceva una minchia tutto il giorno. Non andava a scuola, non lavorava, passava giornate intere a mangiare formaggi, ricotte, latte, pane e a fumare erbe strane sdraiata sui prati.
Tutto allora era bello e divertente, i monti sorridevano, le caprette facevano ciao, neve bianca che pareva latte di nuvola. Ma di quale tipo di neve si stava parlando?.
E anche quando strafatta viene portata via dagli assistenti sociali con tutti gli animali amici suoi che gli fanno cucù cicì bebè, è felice.
In città infine aiuta Clara, probabilmente una finta paraplegica che da anni ingannava lo stato, e se la porta sui monti insieme a lei.
Bastano due bicchieri di latte del nonno e Clara si alza in piedi e comincia a correre per i prati.
E' vero che l'aria di montagna fa bene, però....

E allora altro che Hiroshi......


giovedì 29 ottobre 2009

ier sera....

dopo aver sbagliato una prima di servizio ho pensato " non posso essere soddisfatto di come ho messo in rete questo servizio...."

Credo che si viva in una società che induce, ad arte, contentezza e soddisfazione,

senza che di esse ce ne sia reale traccia.

Che crea una immagine di se stessa artefatta tipo famiglia felice del Mulino Bianco

Credo che non ci sia niente di cui essere soddisfatti, oggi. Come quando per esempio si crea panico per far vendere tonnellate di vaccini e medicinali assolutamente superflui.

Tutto questo perchè la soddisfazione crea inevitabilmente un arresto.

che poi in fin dei conti non è altro che uno stallo che degrada in una involuzione.

L'insoddisfazione invece, se non sfocia in qualcosa che ti affoga,

genera energia tesa a raggiungere un cambiamento

preferibilmente

in meglio.

fsn

martedì 27 ottobre 2009

il momento prima.....

di un esame o  adesso di un'udienza è sempre un momento particolare
sicuramente di agitazione
si è sempre tesi, anche quando si è preparati
o diciamo "abbiamo in mano gli atti del processo"
 Per tranquillizzarmi, o per farmi coraggio, soprattutto in passato, (adesso mi capita meno di frequente) 
proprio quando stava per toccare a me,
nell'attimo prima del punto del non ritorno
mi ripetevo sempre questa frase
che l'allenatore in un film "gli anni spezzati", ripeteva al suo allievo per incoraggiarlo

" che cosa hai nelle gambe ragazzo?"

" molle, molle d'acciaio"

" e a cosa ti servono?"

" a farmi correre in pista"

" a correre come? "

"più veloce, sempre più veloce"

" più veloce come?"

"più veloce di un leopardo"

" e allora fammi vedere come fai"


......




lunedì 26 ottobre 2009

al cinema..

"provino di Amore 14"

Mentre dallo schermo veniva annunciata l'uscita del film

"dal 30 ottobre nei migliori cinema"

("nei peggiori allora che film daranno?", si domandava fsn sulla sua poltrona)

FSn" .....ma che film è...orribile..da paura!!!!"

A. V.,
"....infatti....ad Halloween!!!!"


venerdì 23 ottobre 2009

sempre più BUD...




CHUCK NORRIS HA CHIESTO L'AMICIZIA SU FACE BOOK A BUD SPENCER...

BUD SPENCER

 HA RIFIUTATO!

giovedì 22 ottobre 2009

martedì 20 ottobre 2009

un milione di dollari

Perchè un milione di dollari?, Perchè proprio la boxe per celebrare la vita.?
Perchè nella boxe ci vuole coraggio, il coraggio di fare l’opposto di quello che la ragione ci consiglia di fare.

“"la boxe è una cosa all'incontrario... si fa tutto all'incontrario. Se vuoi spostarti a destra devi muovere l'alluce di sinistra verso sinistra e così  se vuoi muoverti a sinistra... Nessuna persona andrebbe incontro ad un pericolo, mentre il pugile va sempre verso all'avversario che vuole colpirlo".

Frankie amava ripetere che la boxe era qualcosa di innaturale, che nella boxe si fa tutto al contrario. A volte, per tirare un colpo vincente, bisogna arretrare. Ma se arretri troppo, non combatti più.
Rischi tutto per un sogno che nessuno vede, tranne tu!!!

 

Tutto nella boxe funziona al contrario, come nella vita.

Frankie Dunn era una persona scontrosa, solitaria. Forse lo era perché deluso dalla vita, da ciò che aveva vissuto o forse lo era sempre stato: preferisce stare solo, lontano dalla gente perché sa che la gente è estranea a lui e che non avrebbe mai potuto capire la sua ferita. Al prete che da anni lo vede tutti i giorni a messa, deve fargli continuamente verificare che non sarà mai capace di dargli risposte:

"cos'è la Trinità? pane, burro e marmellata buttati insieme in un sacchetto?….E l'Immacolata Concezione?".
Congratulazioni, te ne stai qui davanti alla mia chiesa a paragonare Dio ad un panino farcito? L'unica ragione per cui vieni a messa è irritare me, ma oggi non ci riuscirai.
Frankie: Io sono confuso.
Padre Horvak: Non è vero.
Frankie: È così, padre.
Padre Horvak: Allora ti do io la risposta, esiste un unico Dio. C'è altro?, perché avrei da fare.
Frankie: E che cos'è lo Spirito Santo?
Padre Horvak: È un'espressione dell'amore di Dio.
Frankie: E Gesù?
Padre Horvak: È il figlio di Dio, non fare lo stupido...
Frankie: Ma questo che significa, che sarebbe una specie di semidio?
Padre Horvak: Non esistono semidei, cazzo di miscredente!


Lui curava questo atteggiamento come una speciale forma di insofferenza .

Ma chi lo conosceva (forse il solo   Scrap Dupris, il vecchio pugile che porta su di se il segno indelebile della sconfitta che ti coglie proprio quando sei al culmine.).. sapeva che era solo perché sentiva che sua figlia lontana (ma realmente dov'era? Vicina? , lontana?)
non era più dove lui la cercava e, questo per lui era terribile perché significava che non poteva più immaginarla: la vera solitudine – quella che fa male - è quando non puoi avere le immagini di chi cerchi: “…

Un giorno, qualcuno si mette a cercarlo. E' evidente che da quel momento lui riprende a vivere e ad infrangere la sua insofferenza e ad “immaginare”, anche se non vuole darlo a vedere e non vuole ammetterlo in primis a se stesso. Lui prova a difendersi dalla insistenza di lei, a scacciarla in ogni modo perchè ha paura, perchè non vuole un’altra ferita, sempre aperta: "sia chiaro: non devi mai fare domande!",. Tutto ciò non è altro che un suo paradosso. Lui non vuole altro che domande, ma ne ha terrore, perchè ha paura di ricevere quello che a lui manca. Che forse è proprio vivere.

 

Frankie Dunn e Maggie Fitzgerald non si sono incontrati, ma si sono trovati. Uno ha in sé un vuoto, l’altra invece vede nel vuoto dell’altro la possibilità di vita, perchè Maggie non ha niente, niente a parte la boxe e lo dice a Frankie
Compio 32 anni, signor Dunn. E festeggio il fatto che ho passato l'ennesimo anno a lavare i piatti e a fare la cameriera, cosa che faccio dall'età di 13 anni. E secondo lei dovrei compierne 37 prima di diventare un pugile decente. E dato che è un mese che tiro pugni a questo sacco veloce senza risultati, comincio a rendermi conto della verità. L'altra verità è che mio fratello sta in galera, mia sorella truffa la previdenza sociale fingendo che suo figlio sia ancora vivo, mio padre è morto e mia madre pesa oltre 140 kg. E se dovessi ragionare a mente fredda, dovrei tornare a casa, trovare una roulotte usata, comprarmi una friggitrice e dei biscotti. Il problema è che mi sento bene soltanto quando mi alleno. Se sono troppo vecchia allora non mi resta niente. Le basta come spiegazione?

 “non posso allenarti perché io non alleno ragazze!”. Ma Frankie   mente e Maggie   lo sa “ma io non voglio un allenatore qualunque…voglio te, capo!” Frankie è stato colpito e per questo reagisce impacciato, si difende con tutti i no che ha; però dà una risposta che significa che è entrato nel gioco: “Non mi chiamare capo!”.

 

 

Non c’è niente di più poetico del titolo del film. Che c’entra il milione di dollari?

Il film parla di due persone che si trovano, il milione di dollari, è la cifra enorme del loro incontro: “un milione” per ciascuno di noi non ha mai significato alcuna cifra, reale tangibile, intendo,ma ha sempre significato l’infinito, il sogno, la felicità

. Incontrarsi è una cosa, ma trovarsi è la felice meraviglia di sapere che delle mille possibilità di incontro è accaduta proprio quella che tu – senza saperlo – cercavi. Frankie e Maggie si chiedono più volte se sono pronti per quella cifra infinita di “un milione di dollari”, se vale la pena cercare di averla. Buttarsi nel rischio. Per Maggie è più facile non ha niente da perdere. Per Frankie è diverso, perchè ne ha timore, perchè la sua ferita sanguina ancora.

Spesso ci si ferma sull’orlo e si preferisce non rischiare. Il rischio è troppo alto perchè questa volta è il culmine della felicità che si compie una volta sola e forse per questo Frankie la rinvia continuamente! Lui non vuole farlo il passo. Solo quando lui avrà potuto immaginare quel passo allora si potrà salire sul ring e gridare la parola"Mo cushla ", che, solo quando lei non potrà più saperlo, si svelerà nel suo significato esplicito: "mio amore, mio sangue", E anche se lei non ne comprenderà il significato, o meglio non ci sarà nel momento in cui le verrà svelato,non ha importanza perchè da sempre lo ha saputo.

Di tutto quello che è successo, che gli è successo lui non ha deciso niente da solo, e infatti nel momento in cui sono insieme in quella zona, lo dice a Lei” decidi tu come fare il viaggio”. ci sono delle decisioni che si prendono solo in quella speciale zona, leggera, dove due si trovano.

 La zona è leggera: per questo è difficile coglierla!.

L’incontro per il titolo è l’ultima celebrazione della vita nella boxe.

Il motivo per il quale Maggie non vede arrivare il pugno della sua avversaria è perchè in quella zona non è sola, con lei sul ring c’è Frankie e lei non smette di guardarlo. La sua avversaria invece rappresenta la rabbia della solitudine,l’opposto, il suo opposto.

Ad un certo punto il film lascia il ring. La boxe ora non è più la metafora dell’ l’incontro impossibile fra due persone.

Il passo successivo e la metafora della catastrofe che accade, è la conseguenza delle scelte, dei rischi.

Era di questo che Frankie aveva paura, di riprendere a vivere, di rimettersi in gioco perchè sapeva che questo l’avrebbe mandato in pezzi.

 

 

E’ per questo che molte volte nella vita reale questo passo non viene mai compiuto se la paura o il rischio è troppo alto.

 

la loro zona, leggera, di speciale incontro, resiste!. Anzi. Lei ora cerca di vivere sempre di più e solo in quella zona: per lei non esiste altro non ci sono più i parenti e gli altri da incontrare e non ci sono i rimpianti per quel terribile pugno che le ha distrutto la vita: "avevi ragione tu, capo, non bisogna mai abbassare la guardia". Anche lei, forse, sa che non ci sarà un'altra vita e, per questo, sa di aver vissuto il suo sogno(il million dollar) senza dover aspettarne un altro: "sono stata acclamata dappertutto... i giornali hanno parlato di me... ho avuto tutto!" Lei il suo milione l’ha avuto. L’ha preso. Quella speciale zona leggera dove i due si incontrano diventa più ampia, la sola in cui lei continua a vivere. Si accorge solo ora (forse lo sapeva già) che in quella zona non succede di incontrarsi, ma succede quella speciale situazione di trovarsi. Per questo, in quella zona dove semplicemente ci si trova,  lei lo elegge custode delle sue ferite... e della sua vita..

 

il resto..... in fondo

non conta

 niente.

 

 

 

domenica 18 ottobre 2009

mercoledì 14 ottobre 2009

in treno....

di ritorno da una udienza fuori foro.
Viaggio lungo  ma il treno rilassa.
Ho finito di leggere un libro. Bello, molto.



 




"Solo due cose contano, nella vita: l'amore, in tutte le sue forme........ e la musica.............. Il resto sarebbe meglio che sparisse, perchè il resto è brutto e la dimostrazione contenuta in questo romanzo deriva tutta la sua forza da un unico fattore: questa storia  è totalmente vera, perchè io me la sono inventata da capo a piedi."



 La schiuma dei giorni- Boris Vian

che per alcuni sia la musica per altri lo sport, o il teatro o la danza o il cinema non ha importanza.
E' il principio che conta.

Non sono la persona più adatta per parlare di sentimenti, di relazioni poi.....
troppo lunatico, suscettibile, complicato, poco incline al perdono, viziato da un barlume di presunzione, mai disposto a scendere a compromessi, per alcune bugiardo; cosa che sinceramente non credo di essere mai stato.
per altre inaffidabile. freddo.

un puzzle.

Per rimanre in tema in questi giorni sul faccia libro è  di moda parlare con personaggi famosi. Cantanti, attori,scrittori che rispondono citando frasi tratte dai loro libri, dischi. Una scemenza come tutto fb del resto.

Ho letto una frase di F. Volo dove sostanzialmente dice che l'odio è l'assenza di amore e la paura è l''opposto dell'amore.
Niente di più sbagliato.

Odi et amo Quare id faciam, fortasse requiris Nescio, sed fieri sentio et excrucior
Odio e amo perchè lo faccia, forse domanderai. Non lo so, ma sento che accade e me ne cruccio (mi tormento)."

Catullo.

Ma i classici non li conosce più nessuno.
Purtroppo.
Adesso conviene scrivere frasi ad effetto, costruite artatamente.

Amore e odio sono due faccie della stessa medaglia.
Solo dove esiste la prima può esistere la seconda.
Senza che l'una escluda l'altra. Anzi, è il contrario.

L'indifferenza  è il sentimento opposto, non la paura, che è  direttamente proporzianale all'amore.

Alla fine tutto purtroppo si riduce ad un compromesso sulla gestione dei rischi.

"stat rosa pristina nomine,
nomina nuda tenemus".

fsn.







martedì 13 ottobre 2009

bastardi senza gloria in sms

FSN " non vedo l'ora di andare a vedere Bastardi senza Gloria"

T.N. "guardalo in lingua originale, il doppiaggio dicono sia osceno."

FSN" ho un piccolo problema a guardarlo in lingua originale...non so una parola di inglese..un ci capirei nulla"

T.N ""nemmeno io ma con i sottotitoli si!"

FSN  ..............??????? di circostanza.


venerdì 9 ottobre 2009

date a Cesare quel che è di Cesare....

QUANDO BUD SPENCER VUOLE FARE LA CARNE AI FERRI
PRENDE CHUCK NORRIS E LO METTE SULLA BRACE.



perchè Bud Spencer è sempre Bud Spencer.


mercoledì 7 ottobre 2009

non avrò mica sbagliato letture?


il cuore in fin dei conti non può nulla. Subisce.

il cervello pensa.

la pancia agisce.

allineare pancia e cervello.

Complicato.


No”, disse il piccolo principe. “Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?”

“E’ una cosa da molto tempo dimenticata. Vuol dire creare dei legami...”

“Creare dei legami?”

“Certo”, disse la volpe. “Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo”.

 

 

e così lo fanno.

e poi quando uno se ne va via l’altro piange.

Insomma se la son cercata.

Uno è scemo e l’altro è peggio.

e lui le fa: ma sei tu che me lo hai chiesto. io non volevo farti del male e lei: si lo so.

e lui le chiede cosa ci guadagni, ad aver voluto una cosa che sapeva che l'avrebbe fatta star male. e lei risponde: il colore del grano. perché la “furba” volpe un giorno gli dice che per lei il grano non significa nulla ma è come i capelli dell’altro “genio” il principino, e allora pensa che quando lui non ci sarà più guardando il grano si ricorderà di lui.

Per carità è anche vero, però andate tutti e due a ffan*ulo

perchè alla fine
siamo quello che  leggiamo. siamo quello che nonostante uno non voglia, ci rimane in testa

che assimiliamo perchè riconosciamo

 




 


 Dico io.

lunedì 5 ottobre 2009

ok.....

ho deciso mi eclisso.....una sorta di trasferimento.
se un giorno qualcuno bussasse alla mia porta e mi dicesse
" guarda sei in un reality..una specie di Truman Show"
guarda, fsn, detto sinceramente, sarei contento.
Lo ringrazierei, pure
Almeno, mi viene da dire, tutto quello che mi circonda avrebbe
il giusto non senso
che adesso
non
ha
.

sabato 3 ottobre 2009

il tempo e la sua percezione!

E' in giorni come questi che ti accorgi come il tempo passi diversamente. 
Come la percezione del suo trascorrere sia diversa,
per te, per un ricordo, per un fatto,  per un momento.
E così oggi mi sono reso conto di come a volte  il tempo sembri sospeso
e che niente di quello che hai vissuto sia in realtà trascorso.
Come se tutto fosse rimasto tale e quale
a tanti anni fa
a quelle sensazioni che avevi un tempo.
Prima, diciamo.

Oggi sono dovuto rimanere in casa a lavorare.
Lunedì ho tre processi. Due cvili, molto complicati e uno penale.
Ho dovuto rinunciare ad andare in montagna a cercare i funghi con i nipoti.
Sono rimasto dispiaciuto perchè mi è sempre "garbato" andare a cercarli.
L'ho sempre fatto fin da piccollissimo.
Al ritorno, Giulio ed Agnese mi sono corsi incontro. Ne avevano trovati un bel paniere quasi pieno.
In quel momento, nell'attimo in cui li ho visti,
il mio primo pensiero è andato a mio babbo

" adesso vado a subito a dirgli cosa hanno trovato, sarà contentissimo"

Un solo istante, come un brivido sul collo provocato da un refolo di vento,
Ma in quell'istante, per quell'attimo  è stato tutto come prima.

Ho sorriso, tra me per la strana sensazione
ma forse, forse,
ma si
quell'istante
è stato proprio un istante
di "un tempo".

fsn

venerdì 2 ottobre 2009

motto del giorno!

Ci sono persone che vendono per seta gli stracci che in realtà sono.!

L'importante è riconoscerle.

fsn.

giovedì 1 ottobre 2009

ah!

Nessuno si aspetta l'inquisizione spagnola!


Sembra non avere senso, ma non è così.

martedì 29 settembre 2009

il filo di Arianna|

Se c'è un filo che mi conduce, dev'essere disegnato a matita.
Facilmente cancellabile...precario. Cancellato con un semplice gesto.
Oppure è di nylon invisibile a me, ai miei occhi.
Incomprensibile per lo più.
Inspiegabile.


Una linea di grafite
sporca quel tanto che basta
come è giusto che sia. 


Parlo di me in un non luogo. Qui.
E mi domando il perchè.

Qualche linea di troppo
sul foglio.
 
E io son confuso.!


questa .....

no,
cambiamenti improvvisi e radicali nella vita di fsn.

Mi concedo due -tre giorni.

Che p...e!



lunedì 28 settembre 2009

imprevisti.

Arrivo in Trib. un'ora prima della udienza per sbrigare alcune cose in cancelleria. Mi affaccio nell'aula gup e dalle persone presenti intuisco che la situazione non è rosea. Infatti alle 11 il giudice stava ancora facendo le udienze delle 9,30.
Fatte le altre cose, vado in aula. Si avvicina un collega mi domanda cosa avevo, così per ingannare l'attesa " sono uno degli ultimi a mezzogiorno..15 imputati...droga." Ah allora te sei tra quelli fortunati di mezzogiorno, il furgone dei detenuti è disperso a Orte..credo in panne per qualche guasto"
Cosa cavolo ci facevano a Orte i detenuti....dovevano essere qui a Pistoia.
Ecco lo sapevo, ci farò pomeriggio.
Intanto il ritardo del giudice si aggirava sulle due ore. Ma adesso non era poi tanto impoprtante visto che i detenuti se ne stavano ad Orte, persi e con il furgone guasto.
Che vita......
Alle 14 arrivano i detenuti e ovviamente il giudice non aveva ancora finito le altre udienze, mi dico..." aspettare per aspettare non cambia niente."
Avevo già deciso la linea difensiva. Nessun rito alternativo, difesa in dibattimento.
Anche gli altri colleghi, quasi tutti avevano optato per la stessa linea difensiva.
L'indagine, svolta soltanto su intercettazioni telefoniche, quintali di intercettazioni, era lacunosa. Priva di riscontri oggettivi e reali.
Non avevo intenzione di discuterla adesso, invece l'ho fatto.
Il capo di imputazione mi è parso indeterminato, generico, poco chiaro. 
Questo ho detto. "Chiedo il non luogo a procedere".
Non è andata male il G ha chiesto alla procura di precisare il capo di imputazione.
Vediamo.
Ora di uscita 16,30.
Spero che il furgone non si sia perso nel ritorno a Orte.!!!!




venerdì 25 settembre 2009

Ti lascio una porala........

Sono stanco... Ho avuto una giornata interminabile.
Un mega processo per droga. Un' udienza preliminare durata fino alle 16 e 30.
15 imputati.

Vorrei raccontarla. ma adesso sono stanco. Magari nei prossimi giorni.

Attese interminabili.
Alti e bassi di umore.
ancora io.



"SAPRO' ALZARMI IN VOLO E VEDERE DOVE SEI.....


 E ANDARE CONTRO IL VENTO NON E' DIFFICILE


LO SAI


LO E' SENZA UN SALUTO CASOMAI"

fsn


 

giovedì 24 settembre 2009

....e forse rimani tu....

"Spesso le nostre giornate si complicano
mentre le perplessita' rimangono qui
E ci si sposta lontano
in un orizzonte piu' strano
E i conti gia' fatti non tornano mai
............
 
E quello che adesso hai
domani non lo vorrai

Spesso le nostre coscienze ci mormorano
frasi che poi nascondiamo dentro di noi
....
parole nascoste non escono mai
No il tempo non torna piu'
e forse rimani tu con quello che hai
.....
stanotte non dormirai
ma non capirai
....
oggi chi sei? "

martedì 22 settembre 2009

4.....non si migliora!

TEMA

 


scrivere un pensierino...il pensierino del giorno...

Maestra" bambini avete 30 minuti"

il sole esiste per tutti

In questa mattina grigia
In questa casa che ora è veramente solo mia
Riconosco che sei l’unica persona che conosca
Che incontrando una persona la conosce
E guardandola le parla per la prima volta
Concedendosi una vera lunga sosta
Una sosta dai concetti e i preconcetti
Una sosta dalla prima impressione
Che rischiando di sbagliare
Prova a chiedersi per prima
Cosa sia quella persona veramente
Potrò mai volere bene

Maestra" Tiziano...mi dispiace ma non ci siamo proprio...4....te l'ho ripetuto 10 volte..soggetto predicato e complemento. Frasi brevi e semplici. Non è possibile che tutte le volte tu faccia un bordello del genere. Io non ci ho capito nulla. Prima in terza persona..poi in prima ma che è!!!!!!!! Guarda che ti boccio...domani vieni accompagnato, voglio parlare con tua mamma.

questo lo boccio sicuro.....


lunedì 21 settembre 2009

per strada!

 


Fsn ha perso l’equilibrio.

Stamani, stordito, non so bene da che cosa, o forse lo so ma non voglio ammetterlo, sono inciampato.In strada a causa di una pietra sconnessa.

Ho sentito rompersi qualcosa e cadere a terra. Non pensavo riguardasse me. Così ho continuato a camminare.

Ho pensato che non fosse tanto importante. Niente di indispensabile.

Continuando nel cammino ho sentito che qualcosa non andava.

Poi una sensazione come di mancanza di qualcosa. Un vuoto, in me, percorso da spifferi di vento.

Mi son voltato ed ho visto pezzi sparsi ovunque.

Il cuore si era infranto in tanti piccoli frammenti.

Ho pensato adesso torno indietro, li raccolgo e poi li appiccico insieme.
Un pezzo dopo l'altro, con calma.

Alla fine quando mi parevano tutti ho cercato di metterli insieme.

Ho pensato che come prima non sarebbe tornato. Che forse qualche pezzo non sarebbe stato del tutto riparato.

 

Ho pensato incolliamo tutto e vediamo se regge.

Non so se ci sono riuscito

C’è rimasto qualche buco...perchè?

Mi era sembrato di averli trovati tutti

Evidentemente qualcuno se n'è rubato un pezzo
.

venerdì 18 settembre 2009

che pena!

Vai a vedere videocracy e ne esci con un mal di stomaco tale da sperare nell'arrivo degli alieni che possano togliere tutta questa spazzatura.
Che schifo!
E poi alla fine..... nel film, dico, non viene detto niente di più di quello che già si sapeva. E non prende in considerazione nemmeno i nuovi scandali dei festini, escort ecc.
Però vedere la miseria etica, morale, intellettuale di tutti quei poveracci in pellegrinaggio per farsi una foto con quello o con quell'altra o per un minuto in tv, mi fa capire che se tutto questo purtroppo c'è, è anche colpa loro.
E io qui son sempre più straniero!

giovedì 17 settembre 2009

Avv non ha prodotto il provvedimento.....

." Eh no!(affermazione perentoria) Sig. Presidente guardi bene...ci dovrebbe essere...e comunque ne ho una copia ..eccola"
" ah no..l'ho trovato mi scusi avv......questo scarabocchio è il provvedimento? bene...il collega GIP ha risparmiato sulla carta e sull'inchiostro...all'inizio ho creduto che l'avesse scritto lei"
" c'è il timbro della cancelliera...Presidente...comunque si.. diciamo non ci ha perso molto tempo e non era nemmeno estate ...quando si sa si tira più via..."
" va bene avv tutto a posto(che sotto sotto voleva dire abbiamo furia non ci rompa tanto le scatole).......la sua istanza è accolta il sig.... è come si dice lavato da ogni peccato.."
Ecco mi ci voleva anche un Presidente donna di Spirito, stamani al Tribunale di Sorveglianza in Corte di Appello a Firenze. Ma mi chiedo....almeno leggerlo il fascicolo e i documenti guardarli bene...non mi sembra di chieder molto. Anche perchè se il Presidente ti dice manca il provvedimento un pò di strizza ti prende e in quell'attimo di secondo, prima della morte o della resurrezione ti domandi " cazzo...mica avrai fatto una cazzata del genere...vero J...." 
Però partiamo dall'inizio. Intanto levataccia.....poi giacca e cravatta..altro supplizio e infine mattinata a contatto con colleghi......
Arrivo alle 8,30, l'udienza dovrebbe iniziare alle 9, ma già so che inizierà alle 10, 30 o giù di lì.
Di solito, e così è stato stamani, esce la cancelliera con in mano due liste una per gli avv. con i clienti presenti e l'altra per i non presenti. I primi hanno la precedenza, dopo i detenuti ovviamente.
Essendo arrivato presto ed avendo con me l'interessato mi segno come settimo dopo i detenuti, 10 in tutto.
Quindi vado a prendere un caffè.
Torno e scopro che il Collegio ha una videoconferenza per un processo di mafia e che pertanto l'udienza inizierà con circa 30 minuti di ritardo.....come i treni .
Chi è arrivato dopo di me già teme di farci le 13-14 e forse anche il pomeriggio. Ecco è qui, in questo momento, che si vedono le cose peggiori.
Ce ne sono alcuni che braccano la cancelliera chidendole di poter passare prima, in barba alla lista, perchè hanno un processo a Lucca o a Pisa. Oppure altri che millantano scuse improponibili vengo da Milano e alle 12 devo esserci di nuovo per un processo di omicidio. Ma come? sono le 1030 come cazzo fai ad essere a Milano per le 12... chi sei superman?
Altri " io devo andare a difendere Pacciani" " ma  non è morto? si domanda stupita la cancelliera"  " si ma son nominato di ufficio per l'al di là"
Tutto così per tutta la mattina, fino a quando la cancelliera, stufa, chiede al Presidente, che sa il fatto suo, cosa deve fare per placare questa orda barbarica. Il Presidente pacatamente impone il rispetto della fila. tiè!!!!!
 Arriva il mio turno, emozionato come la prima volta.... entro..
"avv. non ha prodotto il provvedimento.......


fsn