"Settembre è il mese del ripensamento, sugli anni e sull'età
Dopo l'estate porti il dono usato della perplessità, della perplessità
Ti siedi, pensi e ricominci il gioco della tua identità
come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità"
La canzone dei dodici mesi, Guccini
Settembre è una terra di mezzo,
tra la fine e l'inizio.
A settembre sei sul bordo, sempre, un pò di qua e un pò di là,
tra il passato e il presente, tra le possibilità e i ripensamenti
tra giornate fredde e giornate calde,
che nemmeno loro sanno dove andranno a finire.
E in mezzo ci sono io.
Ti porti dietro la perplessità della estate e
il peso delle possibilità.
Con la voglia di cambiare e di vivere il tuo spazio.
Solo tuo.
Così penso di ricominciare a uscire dallo studio verso le sette di sera
quando non ho più nessuno da vedere,
e prima di finire il lavoro, preparare carte per il giorno dopo,
entrare in qualche libreria a scegliere
un libro, così, solo perchè ti va.
Annussare la colla della rilegatura, della carta stampata,
(dovrebbero farci un'essenza).
E poi i libri, toccarli, guardarli, leggerne anche solo il titolo
Gli economici della Feltrinelli, con la copertina rugosa,
La collana economica degli Adelphi e quella non economica
uguali nella loro sostanza, ma diversi come fratelli
I tascabili Einaudi con i loro diversi colori sui dorsetti.
E libri d'arte, di cucina, di musica, di cinema.
E infine i fumetti, ma che bella invenzione saranno i fumetti.
Marvel, Bonelli, Disney,peanuts, Corto Maltese, Pazienza, Sin City, Manara,
europei, italiani, americani, belgi, francesi,
con i loro colori, la loro carta,
quelli grandi, quelli da edicola, le graphic Novel.
Migliaia di volumi
quintali di carta.
Accatastati, per terra, su scaffali.
Il libro non ha bisogno di fronzoli
è quello che è.
e in mezzo a tutto
ancora una volta
ci sono io
fumetti sulle nuvole.