l'estate diciamoci la verità, sta tutta nelle attese preestive.
tutta nella attesa di giugno. Da bambino almeno.
Nelle attese delle vacanze, della fine della scuola.
Le giornate si allungavano, le lezioni finivano. Ma già si poteva uscire
le preoccupazioni scolastiche erano ormai acqua passata.
Poi arrivava luglio e metà agosto
le giornate più corte e l'estate era finita.
Niente però era stato pari alle attese. Insomma non sempre. O comunque non era paragonabile alla gioia dell'arrivo della estate.
Quando sei all'università, giugno e anche maggio vengono rubati dalle sessioni estive.
E quindi è una bella fregatura. L'università è l'entità in grado di rubarti il tempo più di qualsiasi altra cosa.
Adesso, giugno anche se mantiene la bellezza della attesa si perde nel quotidiano,
e così arriva luglio le giornate si accorciano
ti si accorcia anche il respiro
ma non ci fai caso
tanto poi arriva agosto...
L'università è l'entità in grado di rubarti il tempo più di qualsiasi altra cosa.
RispondiEliminaNo, assolutamente.
Tra l'università e il lavoro ci corre come dalla monarchia inglese al terzo reich, direi.
scusa, eh...
può darsi, è vero, anche il lavoro ti ruba il tempo e tanto. Però una volta fatto chiudi. E fai altre cose. i giorni di attesa dell'esame e di preparazione ti rubano tempo perchè fai tutto il resto in previsione dell'esame. Almeno così mi pareva a me. Tipo oggi devo studiare e non fai altro.
RispondiEliminaCerto che se si potesse evitare di lavorare .....:-)