Esterno giorno
è lunedì, un giorno a caso. Il migliore forse, per smettere e ricominciare. Casa è lontana non molto ma un po’ si. Ed è un bene. Il resto è qui con me. Purtroppo. il cellulare spento, il pc lo stesso. In realtà non è spento, è silenzioso, impercettibile, e con lui il resto. Lascio aperte le possibilità. Mi lascio la possibilità di ignorarlo bellamente. La giornata è grigiastra, di quelle che mi piacciono. Mi tiro sù, seduto sull’asciugamano, sento il sole che mi pizzica i piedi e la sabbia calda che mi copre le ginocchia. Penso che la sabbia non riuscirò a eliminarla tutta e che come sempre la porterò a casa con me.
Il mare qui da me è bello. Cambia colore ad ogni ora del giorno. Non cè molta gente, e quella che c’è è poco chiassosa. Bene.
Chiudo gli occhi, cerco di non pensare e di leggere.
In lontanaza sento gridare cocco bello. Ancora, dopo tutto questo tempo mi fa piacere sentire qualcuno che lo dica.
Vicino a me una ragazza sta al sole incautamente. Ogni tanto si spalma la crema, io intravedo già il rossore del sole sulla pelle.
Tabata con la nonna è la bambina che cerca di costruire un castello di sabbia a riva, ma il mare non le concede un attimo per costruirlo.
Una mamma vicino a me sta sgridando un bambino che è andato troppo a largo. Il figlio la guarda con la consapevolezza che il rimprovero rimarrà tale e che presto si trasformerà in un abbraccio….
poco più in là, due bambini si gridano a vicenda con l'urgenza e la gravità tipica dei bambini, che in un buco da qualche parte c'è un granchio.
una donna. Elegante occhiali scuri, un lungo abito colorato, etnico, .cammina verso il mare e così come è, si immerge nella acqua, lentamente e rimane là a mollo ad aspettare che il mare la prenda.
una ragazza., , bianca di pelle , con i capelli raccolti, neri, se ne sta sola in riva al mare, lascia che il mare le accarezzi i piedi, ma non le concede altro. Ha uno sguardo malinconico, come il mio che la sta osservando, forse triste e disilluso, sola.... tra la gente.
intanto la spiaggia continua a vivere
gente che fa il bagno
bambini che corrono per vedere una nuova sagoma all’orizzonte per poi tornare al granchio di prima.
Fsn fissa l’orizzonte, guarda il mare
la ragazza gli concede uno sguardo, forse un sorriso, soltanto immaginato.
Mi giro torno al mio asciugamano
mi ci sdraio
guardo il cielo, le mie nuvole
sono assente, lontano da quello che ho intorno, tanto sono immerso nei miei pensieri quanto mai come adesso sorridenti all’ingiù
Lo sguardo triste dei miei occhi mi accompagna
e così... mi abbandono
al sole.
perché questo post così soleggiato ma malinconico?!
RispondiEliminaeh............. che dire..
RispondiEliminariformuli!
non la so riformulare....
RispondiEliminacome mai triste?!
va beh, lasciamo stare...
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