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sabato 30 gennaio 2010

tra le nuvole! No grazie!

A me non è piaciuto. A molti si, e forse vincerà anche qualche premio. Anche la critica sembra considerarlo un bel film. Io l'ho trovato quasi irritante e disonesto.
Il film sembra costruito ad arte sulle spalle del suo attore principale Clooney-Nespresso che per tutto il film dispensa sorrisi finti e tirati anche quando va al gabinetto.
Con trolley piroettantii e zainetti filosofici Mr Clooney il“terminator” gira gli States per fare un “lavoro sporco ed ingrato”: licenziare presunti esuberi o cellulemorte che, in tempi di crisi, sembra essere uno dei pochi mestieri ancora redditizi. Arriva nella azienda la classica pivellina-so tutto io-cambio il mondo con le mie idee- che butta là l'idea di licenziare tramite chat(meno spese, meno beghe). Appare così ancora più spietata di Clooney.
A questo punto George che non vuole smettere di viaggiare spiega alla ragazza che non è così semplice licenziare le persone e mette in scena un siparietto dove è lui stesso la vittima. La situazione è abbastanza imbarazzante, la ragazza rimane basita alle controdeduzioni sagaci di Clooney che piangendo le dice " non potete lincenziarmi senza giusta causa vi citerò in giudizio", o altre motivazioni talmente inattese e geniali da far tremare qualsiasi tagliatore di teste.
La ragazza allora parte con lui per un tirocinio sul campo. A questo punto seguiranno nel film  molteplici casi di licenziamento che  i nostri due dovranno affrontare, spesso con leggerezza e distacco irreali. Un Clooney ammiccante  rabbonisce un uomo che ha appena perso il lavoro, con due figli e una famiglia sulle spalle dicendogli che (a quanto? 55-50 anni) adesso è fortunato perchè ha finalmente lasciato la prigione del suo lavoro per poter coltivare il suo sogno di gioventù di cuoco.( prova ad andare a dirlo ad un operaio della Fiat in cassaintegrazione e con il mutuo sulla casa che è fortunato per vedere se ti ringrazia.)
Tutto questo è talmente artefatto che ci manca solo che offra un Nescafè soffiandogli nell’orecchio: “What else?!”). Intanto Anna Kendrick, la pivellina so tutto io nel giro di due scene passa da strega senza cuore a romantica innamorata che dispensa lezioni di vita al Terminator Clooney. La bruttina, isterica,   doppiata, credo, da Topo Gigio, ha in mano i cambiamenti epocali della azienda specializzata in licenziamenti ma non si immagina nemmeno  quali conseguenze  la perdita di lavoro possa provocare in una persona, fina a tal punto  da rimanere di merda quando una dei congedati le dice che potrebbe suicidarsi.
Il film però non approfondisce nemmeno l'aspetto della crisi economica americana, ma comincia a perdersi in ripetitive scene stucchevoli sulla solitudine dell'"uomo" e sul bisogno per ognuno di tranquillità e di famiglia. Inutili le scene del matrimonio o del ballo alla feste.
Il solitario Clooney cede  all'incontro con una cinica e spietata viaggiatrice che probabilmente fa il suo stesso lavoro. Le certezze di Nespresso che vive di carte di credito, (l'ultima la più importante gli viene consegnata da Capitan Findus insieme ad un piatto di sofficini) che abita in un monolocale squallido senza neanche una sedia,  che si lascia anche sfuggire la vicina carina(altro messaggio scontato del film), che per 20-25 anni ha vissuto da zinghero, tra avventure amorose nel cielo, donne di una notte, alberghi di lusso ecc,  vacillano per un discorso della saputella e una moina della donna navigata.(che in una scena del film dice a Clooney" pensa a me come te ma con una vagina".......) (Via per piacere....)..tanto da fargli rimpiangere e desiderare  casa moglie cane giardino.....????
Tutto poco credibile, senza peso, costruito.
Questa commediola amara usa come pretesto un tema drammatico come quello del licenziamento per costruirci attorno una scontata morale sulla solitudine e  se ne frega purtroppo, rendendoli a volte macchiette quasi comiche, dei licenziati e delle conseguenze drammatiche e devastanti  che la perdita di lavoro provoca.
Mi spiace ma no grazie.

fsn.


 


 

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