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mercoledì 23 dicembre 2009

apro la porta!

In questo periodo di inspiegabile frenesia collettiva, mi trovo sempre in affanno.
Mi pare di rimanere indietro su qualsiasi cosa. Nel lavoro, poi, ho la continua sensazione di aver scordato qualcosa di importante.
Se non fossi distratto, se non avessi la testa tra le nuvole, se non mi riconoscessi in Peter Fortune, non mi preoccuperei.
Invece no, sono tutte queste cose, eccome.
Allora ho dovuto ridurre al minimo le distrazioni. Via da facebook, telefono staccato, mente locale soltanto, almeno per qualche giorno, sul concreto.
Essere sfasato, fuori sincrono non me lo posso permettere.
Io, che lo sono già sempre di mio.
All'anno che se ne sta andando apro la porta e  faccio strada verso l'uscita.
Come ultimo regalo mi ha dato un non luogo a procedere nel processone in cui i detenuti erano dispersi ad Orte, come scrivevo un pò di tempo fa. E un brutto quarto d'ora ier sera che mi ha fatto capire quanto sia difficile convivere con la mia distrazione.
Dell'anno che passa ascolto il rumore dei passi verso l'uscita, chiudo la porta, un giro di chiave e au revoir
al prossimo anno.

venerdì 18 dicembre 2009

l'anno in cui fsn....

L'anno in cui è diventato una società
in cui ha perso
ha vinto cause importanti
ha difeso disgraziati
e non
alcune volte è riuscito in successi insperati
altre volte invece le cose sono andate meno bene
ma comunque ogni volta cercando sempre di fare il meglio
anche quando alla fine sapeva che sarebbe stato gratis;
dei viaggi a Roma
a Milano
della possibile presenza TV
di processi anche troppo importanti
di notte insonni passate  a trovare la strada giusta
di delusioni
di litigi con magistrati;
del pianto di Roger
del suo successo a Parigi
di mare
adesso anche di neve
di facebook, mio malgrado,
di Mario Kart alla WII
di gare di pesca con i nipoti
di partite a tennis
di rovesci lungo linea sempre sbagliati
della saggezza del B. a Casalguidi
delle lezioni di Bartesio
di nuvole
della voglia di farmi un tatuaggio
degli amici,  soprattutto di loro
sempre presenti
di cene in montagna
di torte della pazienza
di serate in discoteca dopo secoli
di balletti
di shottini e aperitivi
di un bellissimo concerto a Lucca;
é stato l'anno in cui ho rinunciato alle vacanze
anche per lavoro
ma anche di una gita a Nizza
di un prossimo viaggio a Valencia
dell'inizio del viaggio in America;
dei 100 anni di mia zia
l'anno di Gran Torino
dell'avv. Malinconico
di Peter Fortune;
di maratone mancate e allenamenti abbandonati
L'anno in cui ho dovuto chiudere relazioni
in cui da troppo tempo ero prigioniero,
in cui ho riscoperto persone
 e mi sono allontanato e poi riavvicinato ad altre;
Nell'anno in cui ho conosciuto nuove persone
che hanno lasciato il segno
e che io non ho compreso fino in fondo
e che mio malgrado ho finito per ferire
e infine perdere
E' stato un anno
che alla fine, in fondo, non ho fatto altro che 
viverlo.

giovedì 17 dicembre 2009

Era la vigilia di Natale

Mi ricordo una vigilia di Natale di qualche anno fa.
Il ricordo è chiaro per tanti episodi paritcolari che in quella serata si verificarono.
Faceva freddo a Pistoia quell'anno per Natale. Proprio come adesso.
Le previsioni alla televisione presentavano paesaggi innevati anche in pianura.
Anche nella pianura pistoiese.
Ricevo la telefonata di alcuni amici. 
Usciamo mi chiedono. 
Per la vigilia, dopo cena, le strade sono vuote, i locali semichiusi, e quelli aperti poco frequentati.
Solo le chiese si riempiono di gente. Per lo più di persone interessate a farsi vedere alla messa di mezzanotte con la pelliccia nuova o nella Chiesa " che conta".
Al pensiero di ciò, sarebbe stato saggio ringraziare garbatamente ma rifiutare l'invito.
Invece fui proprio io a proporre una partita a calcino al Circolino di ........, sempre che fosse aperto.
Il cielo minacciava pioggia e sulla salitella del colle delle Torri, ci imbattemmo in una furiosa bufera di neve.
I fiocchi cadevano fitti, ma soltanto in cima a quella specie di cavalcavia che unisce le due parti della provincia.
Il Presidente del Circolo ci accolse con stupore, come se stessimo per rovinare a lui ed alle altre persone, in verità poche, molte poche, la serata che avevano in programma.
Giocammo per un paio d'ore, forse meno.
Verso le undici, nella stanza del calcino, accapò il Presidente, che forse non lo era nemmeno, ma così pareva ai più.o comunque parve a noi.
In effetti era l'ora di togliere il disturbo e lasciare che  tutti potessero tornare a casa per passare  la vigilia con le proprie famiglie.
Attraversammo la stanza, il bar. 
C'era una stanza aperta, dietro il bar, una sorta di sala riuniune con un televisore acceso.
Davanti allo schermo stavano seduti 4-5 uomini. 
Di li a poco pensai si sarebbero scambiati i regali.
Probabilmente erano i fondatori del circolo. Lo zoccolo duro, che coglievano questa occasione per un saluto e un augurio.
Dal fondo della sala uno tra loro gridò
" è l'ora mettilo"
Gino inserì nel videoregitratore una cassetta VHS,
Il sielnzio che seguì mi incuriosì. Sbirciai  come un gatto dalla porta e
sullo schermo c'era

"Sperma party" l'attesissimo seguito di "Cocktail di sperma".
Insomma, serata a tema.



mercoledì 16 dicembre 2009

per chi..

.....la ruota di scorta
diventa la ciambella di salvataggio,
 un velo di malinconia
resta dipinto sul volto
e la felicità
una scena
di teatro.

fsn

martedì 15 dicembre 2009

chi.......

Chi vive in baracca, chi suda il salario
chi ama l'amore e i sogni di gloria
chi ruba pensioni, chi ha scarsa memoria
Chi mangia una volta, chi tira al bersaglio
chi vuole l'aumento, chi gioca a Sanremo
chi porta gli occhiali, chi va sotto un treno
Chi ama la zia chi va a Porta Pia
chi trova scontato, chi come ha trovato
Chi sogna i milioni, chi gioca d'azzardo
chi gioca coi fili chi ha fatto l'indiano
chi fa il contadino, chi spazza i cortili
chi ruba, chi lotta, chi ha fatto la spia
Chi è assunto alla Zecca, chi ha fatto cilecca
chi ha crisi interiori, chi scava nei cuori
chi legge la mano, chi regna sovrano
chi suda, chi lotta, chi mangia una volta
chi gli manca la casa, chi vive da solo
chi prende assai poco, chi gioca col fuoco
chi vive in Calabria, chi vive d'amore
chi ha fatto la guerra, chi prende i sessanta
chi arriva agli ottanta, chi muore al lavoro
Chi è assicurato, chi è stato multato
chi possiede ed è avuto, chi va in farmacia
chi è morto di invidia o di gelosia
chi ha torto o ragione,chi è Napoleone
chi grida "al ladro!", chi ha l'antifurto
chi ha fatto un bel quadro, chi scrive sui muri
chi reagisce d'istinto, chi ha perso, chi ha vinto
chi mangia una volta,chi vuole l'aumento
chi cambia la barca felice e contento
chi come ha trovato,chi tutto sommato
chi sogna i milioni, chi gioca d'azzardo
chi parte per Beirut e ha in tasca un miliardo
chi è stato multato, chi odia i terroni
chi canta Prévert, chi copia Baglioni
chi fa il contadino, chi ha fatto la spia
chi è morto d'invidia o di gelosia
chi legge la mano, chi vende amuleti
chi scrive poesie, chi tira le reti
chi mangia patate, chi beve un bicchiere
chi solo ogni tanto, chi tutte le sere
.......
 

domenica 13 dicembre 2009

the kid(1921)

Un film di sorrisi e forse anche di qualche lacrima.
Senza il forse.
A parlare sono le immagini. Non c'è bisogno delle parole.
Sarebbero di troppo. L'essenziale si racconta attraverso i volti, le immagini, le emozioni.
Il silenzio.
Solo la musica accompagna nella storia i protagonisti,
sottolineandone le emozioni.
Come nelle favole il lieto fine è preceduto dal dramma più intenso,
e anche il  "paese dei sogni" è pervaso da una triste allegria e da un'invadente malinconia.
L'arte di Chaplin è meravilgia.
In ogni scena. Adesso, allora e tra cent'anni.

Quanto devono a lui i film di oggi. Prendete Up, la prima parte, per non parlare di wall-e.


Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare.
Forse perché non può essere comprato. I ricchi comprano rumore.
L'animo umano si diletta nel silenzio della natura, che si rivela solo a chi lo cerca.

fsn


lunedì 7 dicembre 2009

domenica 6 dicembre 2009

La Cattiva!

.........le bambole se ne stavano sedute sul davanzale della finestra stipate come operai pendolari sulla metropolitana. Le preferite erano quelle più vicine al suo letto, Ce n'erano di tutti i colori......ma per lo più erano di un bel rosa acceso. Certe erano nude. Altre indossavano una sola cosa, un calzino, una maglietta,o una cuffia. Alcune erano tutte agghindate in sontuosi vestiti da ballo con fasce, tuniche in pizzo e strascichi carichi di nastrini. Erano una diversa dall'altra, ma una cosa in comune l'avevano: quello sguardo fisso, arrabbiato, da pazze. In teoria avrebbero dovuto essere dei neonati, ma gli occhi le tradivano. I neonati non guardano in quel modo nessuno.Passando accanto alle bambole Peter si sentiva scrutato e, uscendo dalla stanza, sospettava che si mettessero a parlare di lui, tutte e sessanta.
Eppure non gli avevano mai fatto niente di male e in fondo ce n'era soltanto una che proprio non gli piaceva. La Cattiva. Persino a Kate non piaceva. Le metteva paura, talmente tanta che non aveva il coraggio di buttarla, caso mai quella fosse tornata nel cuore della notte a vendicarsi. La cattiva chiunque l'avrebbe riconosciuta al primo sguardo. Era di un rosa mai visto su un essere umano. Molto tempo fa la gamba sinistra e il braccio destro erano stati strappati dai buchi del corpo. E sul cranio crivellato di buchi le cresceva un ciuffo spesso di capelli neri. Chi l'aveva fabbricata doveva aver avuto l'intenzione di farle un bel sorriso dolce, ma qulacosa era di sicuro andato storto nello stampo, perchè la Cattiva tirava su un labbro in una specie di smorfia e pareva pensare alle cose più brutte del mondo.
Di tutte le bambole , solo la Cattiva non era nè maschio nè femmina . Era la Cattiva e basta.........

Ian McEwan   L'inventori di sogni
.

Un libro che è un sogno ad occhi aperti.
fsn

giovedì 3 dicembre 2009

L'arte del ciacciare!

 L'arte del ciacciare è femminile. 
Chiaccherano troppo le donne. Poi se sono avvocati ancora peggio.
Prendi stamani per esempio.
Io arrivo in udienza a Lucca, mi tolgo il cappotto, appoggio la borsa e aspetto.
Gironzolo in aula senza dare confidenza a nessuno, magari io per il mio carattere sono anche troppo di poche parole, però preferisco.
Le avvocatesse eccole, non si son mai viste prima, nemmeno si conoscono di vista e subito si mettono a ciacciare.
Ma te che hai stamani, ma che reato è, ma il giudice com'è, condanna? A me è successo questo, e quest'altro.
Parlano dei processi come se si fossero trovate al supermercato  a fare la spesa.
Come se stessero parlando della ricetta della pommarola.
Guarda se ci metti il basilico, in foglie, e i pelati invece della conserva ti vien buona. La fai cuocere a fuoco lento. Io patteggio a tre mesi, e se non me lo concede pace lo ripropongo in giudizio. Io ci metto una puntina di timo. No il timo no io opterei per la lavanda e un goccio, ma giusto un goccio di vino. Ma come nella pommarola? No senti fai l'abbreviato ti conviene con giusto una spruzzata di cannella.
Viene chiamato il loro processo. 
Giudice" allora avv patteggia per la sospensione della pena"
l'avevo fatto io il patteggiamento ed era solo ed esclusivamente per questo, per la sospensione.
" senta guardi come mai ha dato la continuazione per il capo a e non per il b, se io patteggio allora ho un reato solo, se poi le cipolle le fa soffriggere a fuoco alto mi si bruciano, e poi ci deve mettere la noce moscata...."
Giudice" avv io non ho capito ma voi avete chiesto il patteggiamento per la sospensione...
" si Giudice ma la continuazione se mi si inacidisce la pommarola ci devo mettere il pomodoro fresco....
comunque si è solo per la sospensione"
Giudice" ah appunto!"

Un ci si fa chiaccherano troppo, le donne
intendo.


martedì 1 dicembre 2009

ho imparato a sognare...

 ".....Ho imparato a sognare,
che non ero bambino
che non ero neanche un' età
Quando un giorno di scuola
mi durava una vita
e il mio mondo finiva un po là..."



Sulla mensola davanti a me
mi guardano due libri
mi invitano
prendimi, sfoglia me
Uno è il libro delle risposte
l'altro il libro delle domande.
Irresistibile è la tentazione di prendere il primo
è la scelta più facile
la via più facile
le risposte sono sempre a portata di mano.

il latte è versato
ma cosa l'ha fatto versare 
e perchè?

il libro delle domande
con la sua costa vellutata di arancio
mi spinge a prenderlo,
con occhio scettico
pronto a confutare ogni cosa che potrei trovare in esso
l'apro a casaccio

sei pronto a sognare?



..."Ho imparato a sognare,
quando inizi a scoprire
che ogni sogno
ti porta più in là
cavalcando aquiloni,
oltre muri e confini
ho imparato a sognare da là..."


fsn