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sabato 27 febbraio 2010

amarezza di sale!

Ancora qui a domandarsi e a far finta di niente
come se il tempo per noi non costasse l'uguale,


Tu non sai le domande, ma non risponderei
per non strascinare le parole in linguaggio d'azzardo;

dicon tanto un silenzio e uno sguardo.

Se ci sono non so cosa sono e se vuoi
quel che sono o sarei, quel che sarò domani...
non parlare non dire più niente se puoi,
lascia farlo ai tuoi occhi alle mani.

Non andare... vai. Non restare...stai.
Non parlare... parlami di te.

Tu lo sai, io lo so, quanto vanno disperse,
trascinate dai giorni come piena di fiume
tante cose sembrate e credute diverse
come un prato coperto a bitume.

Rimanere così, annaspare nel niente,

è uno stallo o un rifiuto crudele e incosciente
del diritto alla felicità?

Se ci sei, cosa sei? Cosa pensi e perché?
Non lo so, non lo sai; siamo qui o lontani?
Esser tutto, un momento,
Aver tutto, ma non il domani.

Non andare... vai. Non restare...stai.
Non parlare... parlami di te.

E siamo qui, spogli, in questa stagione che unisce
tutto ciò che sta fermo, tutto ciò che si muove;
non so dire se nasce un periodo o finisce,
se dal cielo ora piove o non piove,

Non c'è vento stasera. Siamo o non siamo assieme?
Fuori c'è ancora una città?

Se c'è ancora balliamoci dentro stasera,
con gli amici cantiamo una nuova canzone...
...tanti anni, e sono qui ad aspettar primavera
tanti anni, ed ancora in pallone

Non andare... vai. Non restare...stai.
Non parlare... parlami di te.
Non andare... vai. Non restare...stai.
Non parlare... parlami di noi.

lunedì 22 febbraio 2010

canc!


Eccomi qui con la voglia, il desiderio di comunicare qualcosa a qualcuno.
Qualcuno di specifico, non uno a caso, anche con urgenza.

Eccomi allora a scrivere frasi, pensieri, fumetti,
con tutte le idee a lavoro, anche quelle più pigre, o quelle che si nascondono,
anche quelle con gli angoli a rovescio.

E giù a pigiare sui tasti

Poi rileggi, ripensi, ti stupisci anche di quello che hai scritto,

ti domandi

che stai facendo?

Che idee ti saltano in mente?

 Rinchiudile nel cassetto delle dimenticanze e infognale dentro. E se chiedono di uscire fai finta di nulla
e se ti fanno il muccino, fai orecchi da mercante.

e allora, invece del tasto invio

schiacci quello canc.

...

come se non ti fosse mai passato per la testa.

Perchè basta il pensiero

 




Che a volte


È pure troppo
anche quello.

fsn

venerdì 19 febbraio 2010

Che casino!

Suona il telefono.
Io già di mio ero preoccupato del processo, dei casini relativi ad alcune testimonianze.
" senti c'è al telefono l'avv............."
Tanto per intenderci l'avv.............è quello che ha difeso il boss dei boss T. R., e qui ne difende un altro altrettanto bravo.
" ciao collega, domani al contro interrogatorio bisogna tu parte te"
Porca troia, ma come????? Siamo 20 avv, il mio assistito è il più insignificante, su un fatto marginale e devo cominciare io il contro interrogatorio? Io che tra tutti sono quello che non conta un bel niente.
" non mi sembra una buona idea, non ha senso sarebbe auspicabile che lo cominciasse lei o l'avv.....anche per una ricostruzione del fatto"
" No devi cominciare tu, poi gli altri sono d'accordo, così occupi tutto il pomeriggio e noi si comincia la volta prossima senza interruzioni"
Ah ecco un particolare che mi mancava,! devo anche occupare tutto il giorno di udienza su un fatto marginale che si esaurisce in due al massimo tre domande.
" Vi rendete conto che non è una cosa possibile?
" si ma noi, e ne va a tuo vantaggio, non vogliamo che il nostro interrogatorio venga sospeso. Cominciamo alle tre io voglio andare avanti per ore, non ci si fa a concludere in una serata"
" si ho capito ma sarebbe come cominciare la costruzione di un palazzo partendo dalle porte..."
Dopo non mi ricordo se sono riuscito a parlare ancora, forse si.
Non so nemmeno cosa mi ha detto dopo l'avv....
Io però non comincio non ci penso neanche.
Si starà a vedere il che succede
per dirla alla toscana.



martedì 16 febbraio 2010

NOOOOOOOOOOOOO!!!!!!

DRRRRRRRRRR

suona il campanello alle 16 in punto.

"sono......."

fsn" si venga, primo piano!

fsn" .....ma lei è il giocatore della nazionale di basket ........"

"si sono io"

fsn " piacere di conoscerla"

ma pensa te oggi 16 febbraio chi doveva venire da me.

Certo la vita è davvero strana.

Che belle però queste sorprese, come se un giorno bussasse Del Piero o perchè no Federer,

Come una carta degli imprevisti del MONOPOLI.

fsn.

lunedì 15 febbraio 2010

domenica 14 febbraio 2010

!

DSCN0814



spesso mi chiedo come sono, se sono quello di prima, il bambino che sono stato, e io non riesco mai a spiegare e a rendere l’idea di qualcosa che sia lontanamente simile a quello che penso di essere, e manco a quello che pensano gli altri io sia , e quello che io penso gli altri possano pensare di me.

Come se tutto questo alla fine avesse una qualche importanza.

Guardo immagini di me in bianco e nero.

Io piccolo, io in mezzo alla gente

Io in mezzo ad i fantasmi delle persone che amo.

Al presente perché tutto si trasforma e non finisce.


 presenze, sfuocate e non , indefinite nei contorni di cui ho appena sfiorato il cammino.

Di cui ricordo i passi, il modo di guardarti , il sorriso

io luce alle spalle, alla finestra

io sguardo perso in mille pensieri

io con un punto interrogativo tatuato in faccia

 





io fermo.

io che sembro esserci per sbaglio

io un sorriso anche se sembra triste.

io.

tutto lì

in questa foto


di me.

fsn

venerdì 12 febbraio 2010

La morale è sempre quella!

In ogni cosa c'è una morale da imparare.
Quella di Avatar è
" per riconquistare il cuore di una donna
devi tornare
con un uccello più grande!"

martedì 9 febbraio 2010

In aula!

" Avvocato ma la toga lei non se la mette? Che fa udienza senza?

" Mi scusi, stavo pensando ad altro"
che cosa idiota ha appena detto fsn

"A cosa? Al caffè?

" C'è qualcuno che mi presta una toga, la mia me la son dimenticata!"


Tanto per chiudere dignitosamente la discreta figura in aula.

Non avrei voluto essere nei panni di fsn.

domenica 7 febbraio 2010

addii di memoria

I ricordi, 
immagini di esperienze vissute .
di storie, di persone che sono, che sono state, che furono.
Che, se davvero tutto si ripresenta, che se davvero gli addii non esistono noi vedremo riapparire.
Forse per fortuna o forse no.
Al di là di tutto, finchè una persona o un ricordo, un fatto, te la immagini quando la cerchi,quando sai dove cercarla non puoi dire di averla persa per sempre.
Riappaiono
per ricondurre in noi quel tanto di bene e male che già  in passato ci hanno dato.
Se uno potesse cancellare la memoria come si fa con un disco fisso, come facevano o cercavano di fare in un film di qualche anno fa, chissà quanti lo avrebbero fatto.
 Ma la memoria non è altro che un  cane, un piccolo cagnolino ammaestrato. Le lanci un bastoncino e ti riporta indietro tutto.


fsn

sabato 6 febbraio 2010

Le perfezioni provvisorie!

Il titolo è molto bello.
Se infatti è vero che la perfezione non esiste, non si può escludere che per un attimo questa circostanza non si sia verificata.
Solo per un momento e magari te ne rendi conto quando era già passato.
Il romanzo ha poco del legal thriller.  Questo aspetto si riduce a poche pagine di indagine e ad un finale di corsa che si esaurisce in poche righe.
In verità tutto il libro si incentra su continui ricordi di gioventù dell'avvocato Guerrieri e sui dubbi del suo futuro legati al rapporto del protagonista con  tre figure femminili. La ventenne sfrontata, la coetanea e Bari la sua città.
Dove la prima forse rappresenta l'ultima àncora per non "crescere" definitivamente, in antitesi alla seconda, mentre la città con i suoi cambiamenti, non sempre accettati, anzi quasi mai, non è altro che  la "storia" di Guerrieri con la sua inevitabile evoluzione legata a filo diretto con quella del protagonista.
Il libro mi è sembrato meno spontaneo degli altri. Molte situazioni sono simili agli altri romanzi, quasi copiate.
Sembra un libro in alcuni passi, poco sentito dall'autore. Scritto quasi per dovere.
I personaggi non sono ben caratterizzati come negli altri libri. E' abissale la differenza che c'è tra Margherita e Nadia per esempio. Le troppe citazioni di musica film, e i pensieri "filosofici" di Guerrieri sembrano espedienti più che necessità narrative.
Nel complesso non mi ha convinto, non è un brutto libro ma a chi non ha letto nulla di Carofiglio non consiglerei di cominciare con questo.

fsn
 

mercoledì 3 febbraio 2010

Bar Nazionale.

Ier sera abbiamo
constatato che l'Italia è un enorme
Bar Sport,
un BARRONE,
dove si parla di fica, pompini e partite.

eh già!!!

lunedì 1 febbraio 2010

A Roger!

Tutto passa e scorre via.
Chi avrebbe pensato, ricordando quello che era uccesso precisamente un anno fa, a Te sorridente con la coppa in mano.
Da quel pianto disperato che sembrava scrivere la parola fine è arrivata invece la forza del riscatto.
Roland Garros, Wimbledon e adesso lo slam australiano successi che solo un anno fa sembravano miraggi.
Mi piace dire che nella vita tutto nasce spontaneamente e che se non sei pronto alla improvvisazione lo scorrere degli eventi ti trascina via.
E così sei riuscito ad adattarti alle nuove situazioni. Ad iniziare i tornei da numero 2, a perdere qualche partita, a faticare e "remare" a fondo campo come un giocatore qualunque. Ma questo ti ha permesso di scacciare fantasmi, complessi e a ritrovare la magia del tuo gioco.
Tutto passa.
La notte, il giorno, le stagioni, i tornei, gli avversari, ma dall'altra parte della rete alla fine ci sei sempre
tu.

fsn.