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martedì 25 dicembre 2012

e' Natale!

Avrei dovuto scrivere della fine del mondo............, se ci fosse stata.
Ma forse non ci sarei stato io. Quel forse rappresenta l'istinto di conservazione della razza umana.
Che cosa avrei portato con me.
Un pugno atomico di Mazinga,
un albo marvel, magari quello dove Thor sconfigge il Mangog,
una canna da pesca
una racchetta e la visione di un campo da tennis in terra battuta bagnato dal sole di settembre
un abbraccio
un sorriso
delle persone vicine
un film .........quale?
Star Wars, il vecchio Clint, o .....
e tutto questo sarebbe andato perso come "lacrime nella pioggia"
Ma i Maya si erano confusi, o forse no chissà?
Comunque è Natale
lo Zombonatale.
È arrivato lo Zombonatale  con un coscio di cinghiale da mangiare col cervello di qualcuno fortunello
Per quest'anno niente doni o regalini
ma pranzetti di intestini.
stai attento cattivello , va dicendo con un rutto,
io ti mangio e ti sbudello
A chi buono invece è stato
lo condisco col pepato
poi lo invito alla mia mensa
a mangiar con qualche flautolenza

sabato 24 novembre 2012

amarezza!

Il mio problema è proprio non aver mai fatto forca a scuola!

Il mondo non è fatto per chi non ha mai fatto forca a scuola!

fsn

mercoledì 12 settembre 2012

martedì 11 settembre 2012

la sottile linea scura!

Forse non sarà il romanzo più originale di Lansdale. Forse "in fondo alla palude", romanzo precedente, era migliore.
Oppure la sottile linea scura  completa con un romanzo di formazione il percorso dello scrittore facendolo entrare doverosamente tra i più grandi?
Non è importante tutto ciò, a parer mio.
Perchè la scrittura non è solo esercizio di stile.
Quello che conta per me è il fatto che in realtà non avrei voluto che finisse, non volevo abbandonare Stanley Mitchell. Ancora adesso me lo immagino insieme al suo cane Nub sulle strade diDewmont.
Un libro perfetto  anche nella copertina, rappresentante una main street come un biglietto del cinema strappato, in cui Landsdale crea, illuminando i ricordi di infanzia, l'atmosfera del Texas negli anni 50-60.
Per esempio ai margini della città viene descritto un cartellone pubblicitario che permette allo scrittore di interpretare il sogno americano in un ottica singolare.."Sul retro, tra la casa e la ferrovia, sovrastava il tutto un vecchio cartellone pubblicitario che aveva l'aria di non essere stato piu` sostituito dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Si trattava di una donna, bianca e tutta contenta, che teneva in mano una Coca Cola, con un sorriso largo e luminoso come le speranze di un deficiente. Ad un angolo di quel sorriso, il cartellone era strappato."

Il finale del libro poi è una sequenza indimenticabile di colpi che ti mandano al tappeto.
Tutto il romanzo è un percorso di formazione del protagonista Stanley e tutto sta nel prendere coscienza di se stessi e  della sottile linea scura che solca il cammino quotidiano dividendo i buoni dai cattivi, il mondo dei vivi da quello dei morti, il mistero dalla esperienza, l'ignoranza dalla conoscenza. Scegliere da che parte della linea stare.
Il tredicenne protagonista del romanzo passerà dall'essere un candido lenzuolo bianco  dispiace dirlo, ma avevo appena smesso di credere a Babbo Natale, e la cosa mi faceva andare in bestia” ad apprendere presto la cattiveria, il razzismo e il mondo in generale.
Grazie al percorso di crescita Stanley imparerà a conoscere la società in cui vive. A capire che ci sono persone che si arrogano il diritto di picchiare donne e bambini, che si credono superiori solo per il colore della pelle che portano.
Ma attraverso gli esempi positivi della sorella, del padre e agli insegnamenti della cuoca Rosy Mae e di Buster il proiezionista del drive in di proprietà della famiglia di Stanley, la sua esistenza si plasmerà in qualcosa di positivo in cui il ragazzo sarà in grado di vivere la sua vita non più da spettatore ma gettandosi in essa, imparando a conoscere e riconoscere i buoni dai cattivi. Aggiungo a differenza delle tante persone che lo popolano...
Era così assurdo come andavano le cose al mondo (e a Dewmont). Probabilmente tutte le città erano come la nostra, e tanta gente non lo scopriva mai. Mi sarebbe piaciuto essere come tutta quella gente. Ma ormai il coperchio del mondo era stato sollevato, e tutti i segreti e le brutture avevano iniziato a venir fuori"
Così in un susseguirsi di avvenimenti, di omicidi irrisolti, e misteri Stanley arriverà a capire che il segreto del passaggio verso l'età cosiddetta adulta "sta tutto nel pensare che sei diventato grande, e poi accorgerti che non è vero". 
Il finale è un capolavoro. L'epilogo del libro vede un anziano Stanley parlare di nuovo della sottile linea scura che attraversa l'esistenza umana collocando, a seconda delle scelte dettate dal libero arbitrio di ognuno, gli essere umani in categorie ben separate.
Un brivido percorre la schiena nel leggere le parole dedicate alla cuoca di colore Rosy Mae.."La seppellii alla periferia della città, nello stesso cimitero in cui riposano i miei, proprio nel cimitero in cui, fino a trent'anni prima, solo i bianchi potevano essere sepolti. E le feci mettere una pietra tombale grande come quella dei miei genitori. Dio la benedica".
In questo equilibrio, strano e precario, di gioie umane, di paure in bilico sulla linea del titolo sta la perfezione di questo libro....perchè
La vita non è giusta, non è che tutto quanto deve tornare a posto come i pezzi di un puzzle. Certe cose sono così e basta, e non c'è niente da spiegare. Puoi venirtene fuori con un sacco di se e di ma, e qualche volta puoi anche scoprire la verità. Ma molte delle cose che succedono non hanno proprio senso, e non combaciano mai.
Ed io sono ancora là insieme a Stanley, Rosy e Buster a correre via lontano da Bubba Joe.
Maledetto Lansdale!!!!

mercoledì 29 agosto 2012

C'era una volta l'estate...

...lunga, interminabile, calda e piena di aspettative solo come può esserlo l'estate di un ragazzo di 13 anni.
Forse è un'impressione, ma mi sembra che oggi  le cose succedano più in fretta che quando ero bambino. Non soltanto per il fatto di essere cresciuto ma per una condizione generale. Non solo auto e aerei e la velocità della luce, sto parlando della velocità della vita. Un tempo, si lavorava dalle nove alle cinque, o dalle 8 alle 14, si era a 
casa alle cinque e trenta o comunque per gran parte del pomeriggio, si giocava coi bambini al tramonto, oppure si faceva quello che più ci piaceva e andava di fare, poi si cenava alle sette-otto. Qualche ora a conversare o ad ascoltare la radio poi un pò di Tv e poi a letto. Ora... più gadget e meno qualità. Più cose, ma meno tempo per usarle. La gente attraversa di corsa la vita come se stesse per perdere l'autobus, affannata, incapace di rallentare. Forse timorosa di rallentare per paura di pensare. I giorni frantumati in ore, in minuti, in secondi, in appuntamenti. Tic, tic, tic, tic. E una dopo l'altra, le calde, lunghe notti d'estate che ci ricordano che è bello essere vivi anche solo per cercare un angolo di fresco, soccombono a rumori elettronici, isolamento e all'allettamento isolato dell'aria condizionata. Questo non è più il mondo in cui sono nato, e la cosa terribile, la cosa più devastante è che non so come riaverlo. È perduto. 

sabato 14 luglio 2012

IMBARBARIMENTO SOCIALE ED TECNOLOGIA

Tutti questi social NetWork. Tutta questa esigenza di rendere partecipi gli altri delle nostre vite, emozioni e quanto altro mi sembra una sorta di morbo che ha contaminato la cultura occidentale.
Il paziente zero mi sembrano siano stati quelli affascinati dalla TV. In costante ricerca dei 15 minuti di notorietà televisiva.
Frustrati dal fallimento hanno trovato nei social network una valvola di sfogo.
La sindrome da Grande Fratello, quello di Orwell, si è così diffusa in tutta la nostra cultura.
Le nostre esistenze, le nostre esperienze più significative, ma anche quelle più insignificanti assumono valore solo se e quando vengono diffuse attraverso i media e condivise con il maggior numero di persone.
Una sorta di regressione all'ètà primitiva, dove le vite dei singoli erano scandite da un certo numero di riti a cui partecipava tutta la comunità.
Nelle epoche successive l'uomo è diventato individuo e più sicuro di sè e indipendente, ma nei momenti di crisi collettiva di valori e di conseguente fragilità individuale come oggi ritorna la necessità di appoggiarsi ai propri simili e di amplificare il proprio vissuto per renderlo in qualche modo più reale.
I mezzi di comunicazione di massa, internet hanno strumentalizzato e utilizzato queste forme espressive spettacolarizzandole condendole con una dose preoccupante di cinismo.
Il nostro cervello, pressato da tutto questo, non riesce più ad elaborare i carichi emozionali, per cui ogni turbamento viene espulso e condiviso.
Tutto condito con narcisismo, esibizionismo voyeurismo che sviliscono le relazioni umane a banali frasi fatte e slogan e ci condannano ad una solitudine di milioni di esseri.
Il rimedio?, non lo vedo. Forse la cultura, coltivare i rapporti semplici , e per loro tramite ritrovare la capacità di critica e non farsi portare versola strada tracciata da altri.

fsn

mercoledì 11 luglio 2012

aiuto ....lo spread!

Saranno 7/8 mesi che non si possono prendere decisioni economiche senza tenere d'occhio lo spread.
Dove era prima lo spread?
Esisteva o no?
Perchè prima non ne parlava nessuno?
A cosa serve e che cosa è?
E' in grado fsn di rispondere a questa domanda?
O meglio c'è qualcuno in grado di rispondere a questa domanda?
Punto interrogativo.
La cosa curiosa è che dal 2003, anno in cui ho iniziato la professione non sento altro che parlare di crisi.
Mi è capitato di vedere un vecchio telegiornale dei primi anni 90, e di cosa si parlava? di crisi, di sacrifici, di finanziaria, di tasse. 
Oggi ricorre il trentennale della vittoria dell'Italia al Mondiale del 1982.
Sky tg 24 ha mostrato la prima pagina del Corriere della sera dell'11 luglio 1982 per commemorare l'evento.
E che cosa legge FSN sulla colonna di destra dell prima prima pagina del Corriere?
"il senso dei sacrifici" " i venti giorni per l'austerità"
C'è crisi. 


La crisi la crisi la crisi più nera
la crisi la crisi che finisce la sera
la sera di tanti anni fa
ma quando ti svegli la crisi è sempre qua.


fsn


sabato 16 giugno 2012

sesta legge!

Viaggiate leggeri.
In un mondo di zombie, dove i vivi sono pochi o addirittura nessuno, non vi occorre molto per spostarvi.
Uno zaino o una borsa con poche cose. 
Poco cibo tanto potrete trovarlo lungo la strada, liquidi, senza esagerare.
Viaggiate con lo stretto necessario.
Una katana a tracolla e via.
Con la scusa che sarete in grado di difenderlo e che per questo vi serviranno le mani libere, se avete con voi  un ciccione, date tutto a lui.
Gli farete un favore facendolo dimagrire.
fsn

mercoledì 6 giugno 2012

Westbrook e Durant sono due personaggi per la Marvel!
Tipo la torcia umana e l'uomo ragno!

martedì 5 giugno 2012

Quinta legge!

Diario di guerra agli zombie pagina 1 del 5 giugno 2012
La situazione sta degenerando. I primi sintomi della epidemia si sono già manifestati negli USA.
La notizia è passata dai media come mero atto di cannibalismo.
Ma non bisogna prenderla sottogamba.
Devo stilare le leggi di sopravvivenza, ora più che mai si rendono necessarie.


Non dormire mai all'aperto se si è soli.
Insieme a più persone si possono fare turni di guardia ed evitare di essere assaliti durante il sonno.
Ricordatevi della prima legge, se siete in compagnia di un ciccione obbligate lui a fare la guardia.
Evitate di dormire in posti chiusi. Sia in palazzi che in case di campagna.
Potreste svegliarvi circondati da zombie. E' vero che non possono entrare ma voi non potrete uscire.
La soluzione migliore è dormire in auto o in un furgone.
Assicuratevi che la macchina sia funzionante. Abbia carburante e le chiavi.
Assicuratevi che la strada sia sgombra in entrambi i sensi.
Meglio sarebbe trovare un autostrada( non perchè lo zombie non abbia i soldi per entrarci ) sarete lontani dalle città e non in piena campagna o in zone boschive.
Lo zombie non ha la forza di rompere il vetro della macchina o di entrare in un furgone e neppure l'intelligenza di usare oggetti e comunque vi svegliereste in tempo(credo!) .
Se svegliandovi avrete l'amara sorpresa di essere circondati da zombie potete  mettere in moto
fare una bella frittata di zombie ed andarvene.


fsn

martedì 29 maggio 2012

Quarta legge !

Attenzione ai bagni!
Trattenetela!
Nei bagni sarete più vulnerabili, non potrete avere le spalle coperte. Gli zombie potrebbero infilarsi da sotto la porta e mordervi le gambe mentre siete seduti sul water.(bagno in autostrada)
Ogni volta che sarete costretti ad andare in bagno controllate ogni cosa, ogni stanza, ogni anfratto.
Prima di aprire la porta del bagno state all'erta, armatevi con la vostra arma preferita e preparatevi al peggio escono sempre zombie dai bagni, magari lì rinchiusi da mesi o anni.
Nel mondo degli zombie espletare i bisogni fisiologici è una dura prova.
Meglio un campo all'aria aperta!
fsn

venerdì 25 maggio 2012

Rimango un pò basito dalle commemorazioni sulle stragi di Capaci e conseguentemente di via D'Amelio di questi giorni.
Rimango basito dalle persone che le celebrano.
L'invettiva della moglie di un agente della scorta ucciso, lanciata ai funerali, di invitare ad inginocchiarsi per chiedere perdono era rivolta alle persone che aveva di fronte non ad altre.
Ecco mi chiedo serve a qualcosa commemorare questi eventi dividendo le parti in buoni e cattivi?. La mafia contro i buoni senza prendere i considerazione l'omicidio di Lima di qualche mese prima o l'intervista di Borsellino pochi giorni prima del suo omicidio?
Ci sono state sentenze passate in giudicato che hanno definito alcuni episodi storici importanti. Che spiegano cosa stava succedendo in quel periodo in cui diciamo finiva la prima repubblica.
Questa storia, perchè di storia si tratta, deve essere spiegata e non taciuta.
fsn

lunedì 21 maggio 2012

io non cresco più!


Io non voglio cresce

Quando sono disteso nel mio letto di notte
Io non voglio crescere
Nulla sembra andare per il verso giusto
Io non voglio crescere
Come puoi muoverti in un mondo di nebbia che
cambia sempre le cose
Fa che io possa essere un cane

Quando vedo il prezzo che si paghi
Io non voglio crescere
Non ho mai voluto essere così
Io non voglio crescere
Sembra che le persone si trasformano in cose
e loro non vogliano
L'unica cosa per cui vivere è il presente...

Sto andando a fare un buco nella mia TV
Io non voglio crescere
Apro l'armadietto dei medicinali
Io non voglio crescere
Non voglio che i miei capelli cadano
Non voglio essere pieno di dubbi
Non voglio essere un bravo boy scout
Non voglio imparare a contare
Non voglio diventare ricco
Io non voglio crescere

Beh, quando vedo i miei genitori litigare
Io non voglio crescere
Escono tutti e bevono tutta la notte
Io non voglio crescere
Preferisco rimanere qui nella mia stanza
Non c'è nulla fuori, solo tristezza e malinconia
Non voglio vivere in una grande tomba sulla strada principale
Quando vedo la notizie delle 5
Io non voglio crescere

Si pettinano i capelli e si lucidano le scarpe
Io non voglio crescere
Rimangono in giro nella mia vecchia città
Non voglio spendere i miei soldi
Non voglio avere un mutuo eterno
Il lavoro li riduce all'osso
Non voglio stare a galla su di una scopa
Si innamorano, si sposano poi esplodono
Come diavolo è successo tutto così in fretta
Io non voglio crescere

lunedì 7 maggio 2012

JUVENTUS 30!

TERZA STELLA!
Grazie a Trezeguet, Del Piero, Buffon, Camoranesi, Nevdev che campioni del mondo e giocatori al culmine della loro carriera, hanno lasciato il Santiago Bernabeu,l'Old Trafford, l'Olimpia Stadium per giocare con il Crotone, l'Albinoleffe nella seconda divisione italiana.
Questo scudetto è soprattutto loro.
Grazie.
30 

venerdì 4 maggio 2012

Terza legge della sopravvivenza!

E' importante usare le armi giuste.
Utilizzare con moderazione le armi da fuoco,fucili, pistole, mitra e anche archi e balestre, per vari motivi.
In primo luogo perchè facendo rumore attirano altri zombie, secundis le munizioni non sono infinite e non puoi avere tempo per ricaricare l'arma.
Molto più sicuro munirsi di armi da taglio tipo spade o meglio ancora katane o armi contundenti tipo martelli, mazzafrusti e simili perchè, considerata la poca mobilità degli zombie,e la poca resistenza della loro scatola cranica, rappresentano un ottima arma di difesa e offesa.
Eviterete di rimanere senza munizioni e sarete sempre in grado di difendervi. Dovrete comunque essere scaltri, abili e veloci ed evitare scontri in luoghi angusti o con poco spazio di manovra in presenza di una moltitudine di zombie.
Sconsigliabili scontri a mani nudi, a meno che non siate Bud Spencer.
fsn

martedì 24 aprile 2012

seconda legge di sopravvivenza!

Il doppio colpo.
Perchè fermarsi dopo il primo colpo?.
Lo zombie non muore mai al primo tentativo, a meno che non venga colpito precisamente alla testa.
Di solito dopo averlo colpito ci si sente al sicuro, si abbassa la guardia ed è allora che lo zombie si riprende e ti morde.
Quindi consiglio
Prima di sentirsi in salvo, dopo il primo colpo, portarne un secondo o colpire ripetutamente alla testa lo zombie fino a che il suo cervello non è ben spappolato.
Mai usare parsimonia con gli zombies.




fsn

lunedì 23 aprile 2012

prima legge di sopravvivenza!

Nel caso in cui scoppiasse una epidemia di zombies
i primi a morire sarebbero senz'altro i ciccioni.
I ciccioni non riuscirebbero a fuggire perchè troppo lenti
e verrebbero inevitabilmente mangiati!


Consigli
1) Accompagnarsi con persone ciccione di modo che siano le prime ad essere catturate e vista la mole in grado di saziare gli zombies!
2) Rimanere in forma!


fsn

sabato 21 aprile 2012

......

E ieri sera mentre fsn se ne stava seduto in poltrona a vedere To Rome with love, il film gli sembrava talmente finto e senza senso che, 
ad ogni risata del pubblico, 
girava la testa per vedere se le persone stessero ridendo veramente, 
pensando invece che fossero  risate finte inserite
come nelle sitcom.


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giovedì 19 aprile 2012

l'angolo del cinema!


Ve lo dico io di che parla “Like a Virgin”…parla di una fica che scopa come una matta a destra e a sinistra, giorno e notte,
mattina e sera…cazzo cazzo, cazzo cazzo, cazzo cazzo, cazzo cazzo…cazzo!  finchè un bel giorno incontra un tipo cazzuto
alla John Holmes…e allora vai alla grande…cioè uno che con l’attrezzo ci scava i tunnel, come Charles Bronson nella Grande
Fuga. Lei ci da dentro come una maiala, finchè sente una cosa che non sentiva da un secolo: dolore…dolore…fa male…le fa
male; non dovrebbe, perché la strada è bella che asfaltata ormai, ma quando il tipo la pompa, le fa male, lo stesso
dolore che sentì la prima volta, capito? Il dolore fa ricordare alla scopatrice folle le sensazioni di quando era ancora
vergine…e quindi: Like a Virgin

AL GRIDO DI .........

VENDICATORI UNITI!

domenica 15 aprile 2012

L'angolo della lirica e della sensibilità!

Distratto

Un’ora e un quarto o poco più,
per quanto ancora ci sarai tu,
a rompermi le palle,
 
Ma non ho perso la dignità,
e non posso dirti quando finirà
la tengo stretta da un’eternità

E non vedi che sto cacando,
chi se ne accorge non sei tu,
tu sei troppo distratto.
eppure è evidente che sto cacando

Un puzzo che non ci si sta più
vattene adesso non mi rompere più

Ma non vedi che sto cacando,
mi sta scappando

sei troppo distratto


scappa



Un’ora e un quarto o poco più,
prima di allora non entrare più
.
scappa



Mi sta scappando.


giovedì 5 aprile 2012

E mentre lo stereo suonava downtown di Petula Clark, il Dio del Tuono scagliava con forza il suo martello incantato contro Durok.
La battaglia deflagrava e nella consapevolezza della sconfitta, Thor non si arrendeva. Lottava in nome della giustizia e della libertà......fino al tragico epilogo.
E io rimanevo lì, immerso in quelle splendide pagine..


fsn

sabato 24 marzo 2012

E' strana la sensazione di rimettersi a scrivere dopo tanto.
o comunque dopo aver smesso di farlo con continuità.
La chiusura di splinder mi ha spiazzato.
Mi sono sentito come sfrattato. Come se mi avessero buttato fuori dal mio piccolo mondo.
Avevo la convinzione di essermi creato qualcosa, di avere anche coinvolto qualcuno. 
Tutto questo mi è stato strappato.
La fatica di doversi rimettere a creare qualcosa dall'inizio, di dover ricominciare mi ha tolto parte dell'entusiasmo.
Il tempo scorre e ti capita di riaprire la tua pagina e ti accorgi che magari son mesi che non ci scrivi.
Ti accorgi però anche che il tempo si è accorciato, allungato, spezzato, confuso.
Ti accorgi che il marzo 2011 e il marzo 2012 sono stretti stretti, si toccano.
Sono due punti disegnati su un foglio di carta
congiunti da una linea disegnata con una matita a cera
che il caldo e il freddo dell'anno 
hanno deformato e sciolto.
E io che ho fatto in questo anno?
Lo so. No, non lo so.
Ho fatto tante di quelle cose, 
ho avuto tanti di quei casini
che tutti insieme hanno iniziato a collidere
annullandosi.
La sensazione è quella
di aver fatto tanto e di non aver fatto nulla.
Qualcuno  dirà è normale, è la vita che è così,
ma  a me, che ogni mia nuvola viene mutata in continuazione dal vento,
non sembra affatto.


fsn 

domenica 4 marzo 2012

dedicato!

E SE QUEST'ANNO POI PASSASSE IN UN ISTANTE
VEDI AMICO MIO, 
COME DIVENTA IMPORTANTE
CHE IN QUESTO ISTANTE CI SIA ANCH'IO!


in questa frase c'è tutta la vita!


FSN

domenica 26 febbraio 2012

gol o goal Fantasma!

Buffon para un colpo di testa sulla linea di porta.
L'azione prosegue, nuovo colpo di testa, questa volta Buffon respinge quando la palla è entrata già dentro la porta,
ma il gioco non si ferma, il Milan tira ancora, Buffon para e rimette la palla in gioco.
Ormai l'arbitro non può più fischiare il gol(o goal) in quei tre secondi l'azione si è PRESCRITTA.
Chi di prescrizione ferisce di prescrizione perisce.
fsn

martedì 14 febbraio 2012

martedì 7 febbraio 2012

io e il cinema!

Che cosa fa di un regista un regista? Mi spiego meglio. se il cinema è arte, il regista ne è il primo artista.
Attraverso la realizzazione di un film il regista compie la sua opera con la quale esprime concetti, rappresenta la realtà, gli stati d'animo, la società del momento.
Il creare un film  e l'utilizzo che di questo se ne vuole fare, è il problema più grande che un regista si potrà porre.
Io credo che oggi nella maggior parte dei casi si cerchi di fare prodotti industriali per il guadagno. Che cosa è un film, il suo messaggio e la sua chiusura sono questioni che pochi registi hanno interesse a porsi.
Fondamentalmente ci sono due tipi di concezioni cinematografiche. Il cinema come sogno, racconto quasi parallelo alla realtà con il quale il regista rappresenta un aspetto della società o della vita. Penso a Chaplin, a De Sica o a Fellini. 
Non è possibile nei loro film immaginarsi una fine, o che il film finisca. I loro personaggi continuano a vivere come l'eroe di un fumetto nello spazio bianco tra due vignette.
Chi non si immagina di vedere Zampanò in una fiera di paese che spezza la catena con la forza del torace, o Charlot che tira un sasso al vetro di una finestra e viene inseguito da un esercito di persone. 
Oggi domani e per sempre come nei loro film.
Proprio Fellini nella sua concezione di cinema con la conseguente realizzazione di non poter finire i film, in 8 1/2 trasforma il finale in un circo dove i personaggi vivranno in eterno nella mente non solo di chi li ha creati.
Registi come Kubrick e per alcuni versi Eastwood al contrario utilizzano il cinema per esprimere i loro concetti, le loro filosofie di vita sulla guerra, violenza, vita dopo la morte, libero arbitro ecc. 
Per loro il cimena perde la connotazione di racconto per diventare uno specchio della loro idea. Come gli attori stessi che sono specchio dello spettatore che guarda, mi viene in mente Barry Lyndon e   eyes wide shut.
Per un tale tipo di cinema non nasce il problema della chiusura, perchè i personaggi, la storia sono solo strumenti per spiegare un concetto. Forse qualcuno si immagina Alex di Arancia Meccanica a giro per le strade con la sua banda?. Non credo, perchè era un costrutto del regista per esprimere le sue idee sulla violenza fisica e non; oppure Jimmy dopo aver ammazzato Dave in Mystic River, a vendere nel suo negozio? Certo che no, quello che conta è l'aver espresso l'idea sul libero arbitrio che Eastwood voleva rendere.
Il cinema soprattutto per Kubrick diventa una scatola geometrica chiusa, come lo sono le sue inquadrature, i continui corridoi lunghi e dritti anche nelle scene in ambienti esterni, le siepi in Shining o le trincee in Orizzonti di Gloria o addirittura fuori dal tempo e dallo spazio come in 2001.
Certo non si può semplificare il cinema in due sole concezioni, e sicuramente ce ne sono tanti altri aspetti, ma per fortuna non c'è soltanto il cinema prodotto industriale o il cinema artatamente costruito come "artistico".


Fsn.