Visualizzazioni totali

lunedì 30 marzo 2009

nuvole in silenzio!

il silenzio fa molto più rumore di qualsiasi parola.




C’è il silenzio di chi ti dice che non ti parlerà mai più.
Il silenzio delle  parole non dette

Il silenzio delle risposte non date perché semplicemente sbagliavo domande, come sempre.

Quello che ti prendi per pensare

Quello che ti prendi per osservare come vanno le cose

Il silenzio che non riesce comunque a coprire il rumore dei tuoi pensieri.

Il silenzio che vorresti interrompere ma non ci riesci e forse non ce n’è bisogno




Il silenzio che ti prende quando ti sforzi a tenere a mente  il sorriso di una persona appena salutata.



 



Il silenzio che ti prende lo stomaco e ti paralizza e non riesci a parlare.
Quello delle cose a cui non riesci ad attribuire parole che ti sembrino adatte


 


Il silenzio che non ti imbarazza


Quello di uno sguardo, che non è mai silenzio

Quello di quei momenti che vorresti spiegare, ma non riesci  e allora rinunci,
e in silenzio,
ricominci a parlare.


sabato 28 marzo 2009

fumetti

Quella sera di agosto, restando li in mezzo ai due gruppi, con il mare che gli lambiva appena i piedi nudi, Peter all’improvviso afferrò qualcosa di molto ovvio e terribile: un giorno o l’altro, avrebbe lasciato il gruppo che scorrazzava sfrenato lungo la spiaggia, per unirsi a quello di chi restava seduto a parlare. Era difficile crederci, ma sapeva che sarebbe andata proprio cosi. Allora si sarebbe interessato a cose diverse, come lavoro, denaro, tasse, interessi bancari, chiavi e caffè, e sarebbe rimasto a parlare, per ore e ore, seduto.
Questi pensieri gli pesavano sul cuore quella sera quando decise di andare a dormire. Non si poteva certo definirli pensieri felici. Chi avrebbe potuto rallegrarsi alla prospettiva di una vita trascorsa stando seduti a parlare ? O facendo commissioni e andando a lavorare? Senza giocare mai, senza mai divertirsi sul serio? Un giorno o l'altro, sarebbe stato una persona del tutto diversa. Data la lentezza del fenomeno, non se ne sarebbe neppure accorto, e una volta successo, quel Peter giocoso e allegro di undici anni sarebbe stato talmente lontano, talmente strano e incomprensibile, quanto apparivano adesso gli adulti a lui. E con questa malinconia, se ne andò scivolando nel sonno.

Ian McEwan “L’inventore di sogni”


alzarsi al mattino assonnato con la voglia di stare ancora a letto, come mi è sempre successo, fin da quando ero piccolo
vestirsi in fretta con quello che è pronto, che adesso significa quasi quotidianamente giacca e cravatta, o abito da matrimonio, anche in estate, anche per darsi un tono ed evitare che i colleghi o i clienti ti considerino un ragazzino, più di quanto non sembri, senza però prendersi mai troppo sul serio, una rapida sbarbata, scendere, bere, se c'è il tempo, un caffè, uscire masticando una brioches, senza vergogna, come da piccolo,
sorridere alla gente e alle loro stranezze, passare dalla edicola sperando sia uscito l'ultimo numero di Julia, ritrovarsi allo Studio fra fascicoli, fax, processi, aprire la posta, e uscire,
pensando al rumore dei tuoi passi quando entri in Tribunale
sulle scale in pietra
e stupirsi persino un pò nel trovarsi a riflettere che la mia vita mi piace, in fondo.
anche quando mi fa schifo. Anche quando i pensieri sorridono all'ingiù, anche quando le nuvole sono grigie
e arrivare a sera con quella stanchezza, che è la stessa di sempre, come quella di aver giocato a pallone per ore fuori con gli amici, che si scioglie facilmente nell'abbraccio di chi ti è vicino. Come sempre, come è sempre stato, Perchè sono sempre lo stesso, perchè non sono cambiato.


Fsn 

lunedì 23 marzo 2009

2° prova!

Io non so fare la spesa. Oramai ne sono consapevole. Non riesco a fare a meno di mettere nel carrello ogni genere di schifezza. Inutile, dannosa. Ho difficoltà perfino nella scelta dell'acqua minerale.

ora però, datemi retta. se vi capita, non comprate tre o quattro confezioni di budini al cioccolato e merendine di qualsiasi marca solo perchè in offerta regalo ci sono  i dinosauri calamita o qualche altra cosa inutile . Appena le aprite, tutte, vi accorgerete di avere trovato in ogni confezione il solito dinosauro. Sig!!!!

poi non so perchè, ma quando entro in un supermercato, ho come la senzazione che mi manchi tutto in casa, dalla carta, al pane fino alle candele. Saranno dieci anni che non accendo una candela in casa. Mah

tipo che passi al reparto fai da te, e pur sapendo di non essere in grado nemmeno di piantare un chiodo, ti fermi davanti  all'offerta del set di cacciaviti di precisione (acquistati senza sentire ragione) e al seghetto da traforo, o al trapano elettrico. Lasciato lì sullo scaffale ma con il pensiero "lo comprerò la prossima volta, mi servirà per......." A niente ecco a cosa.

mi si prospetta un breve periodo di solitudine casalinga in assenza di questi fastidiosi familiari, che non capisco proprio; hanno un'età. cosa aspettano ad andarsene di casa?

comunque, evitando accuratamente di seguirli  in una possibile gita Veneziana  barattando volentierissimamente traghetti, ponti e piccioni,  
preferisco rimanere qua, blandito dalle sirene delle buste di cibi surgelati, di riso precotto, di patatine fritte, noccioline, gelati e cioccolato,  e da fsn in versione cuoco. toh.



il momento più gustoso e delirante della mattinata è stato quello della scelta dell'acqua.  che alla fine ho comprato , e che non compro quasi mai. Perchè pesa troppo e ho già il carrello pieno e mi schiaccia sempre le patatine.Ecco.

io mi son sempre chiesto perchè, senza che ci sia una apparente differenza, per esempio l'acqua Sant...... ha una confezione quadrata con un tappo di un colore e una con il tappo di un'altro, non mi metto certo a guardare la composizione dell'acqua, che sarà la  stessa, ma passare circa dieci minuti di orologio a cercarne il motivo,beh, va oltre ogni limite di umana comprensione. e dire che poi alla fine di solito ne viene acquistata una confezione di un tipo e una dell'altro, senza che ci sia alcuna differenza. A meno che una non sia gassata e l'altra no. Questo succede anche per altri tipo di bevande. Le aranciate per esempio.


Comunque alla fine  vada per una confezione di un tipo e una dell'altro. Problema risolto.

fosse sempre così facile.
fsn

giovedì 19 marzo 2009

come un raggio di sole......

Era dalle elementari che fsn non riceveva una pagella.


Oggi ne  ha ricevuta una, con tanto di giudizio finale, accompagnata da una pergamena affumicata.


"MINISTERO DELLA RICERCA DELLO ZIO PERFETTO"


SCHEDA PERSONALE ANNO 2009


VALUTAZIONI PERIODICHE


Forza 10 con lode


Simpatia 10


Sport 10 con lode


Generosità 10


Comprensione 10 


fai da te 8


(guarda zio ti ho dato otto per l'impegno, ma a dir la verità non tu sai far nulla,eh)


bontà 10


disponibilità 10


VALUTAZIONE GLOBALE


L'avv. Juri Mochi è riuscito a farsi promuovere a pieni voti anche all'esame per diventare un perfetto zio.


VALUTAZIONE FINALE


Sei lo zio migliore che mi poteva capitare.


Vista la valutazione e il giudizio finale lo zio è stato promosso.


Giulio"


Intanto Agnese mi consegna una pergamena antica, bruciacchiata, con tanto di sigillo.


La apro, la leggo, con  occhi emozionati


"Caro zio.


Ti voglio bene.


Uno zio come te non c'è.


Quando puoi ci riprendi a scuola e poi mi garba il lavoro che fai e mi piacerebbe farlo anche a me.


Tanti baci zio


Agnese."


Mentre scrivo, una coltre di nubi ha coperto il tiepido sole di questi giorni di marzo,


la pioggia è iniziata a cadere


la gioia dei miei nipoti, nei loro occhi,


come un raggio di sole le ha dissolte.


fsn.


 

martedì 17 marzo 2009

Tempo di pagelle!

Settimana difficile per fsn. Giudizi, prove di abilità, trabocchetti lo attendono.


Primo ostacolo trasferta a Roma. Fuori Foro le difficoltà aumentano. Tribunale nuovo, non sai mai dove sono le aule, Ti aggiri con aria interdetta, chiedendoti e chiedendo informazioni neanche fossi per strada. Bisognerebbe brevettassero un navigatore satellitare per gli uffici.  Altra difficoltà insormantabile, la toga. Per chi come me non ha ancora una toga personale, (Trovo ridicoli quelli che si portano dietro il fagottino della toga) munirsi di questo abito ingombrante, noleggiarlo, reperirlo, diventa una impresa proibitiva.


Seconda prova. Fsn forse rimanendo solo in casa per qualche giorno, dovrà fare la spesa, cercando di evitare di riempire il carrello con ogni genere di schifezze, patatine, noccioline, cioccolato,biscotti, budini al cioccolato per poi trovarsi a casa magari senza pane.


Terza prova la più difficile per fsn. Per la festa del babbo il 19 marzo prossimo, la maestra ha assegnato agli alunni come compito la stesura e la consegna di una vera e propria pagella, con tanto di voti, per il proprio genitore. Mio nipote ha anticipato a fsn alcune insufficienze. Se la pagella sarà buona fsn avrà un regalo altrimenti sarà punito con pene esemplari tipo la visione di due o tre episodi di Hanna Montana. Speriamo bene...


A presto il resoconto.


 

giovedì 12 marzo 2009

se fossi un cinema!



Sarei uno di quei cinema che non sembrano cinema, o meglio sembrano cinema ma sono nascosti, in una piccola via;
di quelli che magari stanno in centro, ma hanno ambizioni di periferia.
Di quelli dove si entra per caso, a prescindere dal film, per curiosità. Oppure che proiettano un film che non trovi in altre sale e quindi sei costretto ad andarlo a cercare quel cinema. Magari con la cartina delle strade.
Poca luce, qualche granello di polvere in più rispetto a quello che ti aspetteresti. Una signora alla cassa, e il marito che ti strappa il biglietto.
Una stanza sempre aperta, anche al mattino, che proietta anche film in seconda visione, dove il biglietto costa poca, o meno, comunque..
Di quelli dove proiettano molti provini, anche di film vecchi. Dove il popcorn o le patatine te le devi portare da casa.
Dove la gente può entrare a film già iniziato, ed uscirne quando vuole, e a volte, pure tornare.
Sono un cinema dove si proiettano film un pò di tutti i tipi. Con un giorno dedicato agli horror, il mercoledì. Si senza dubbio, mercoledì.


Che proeitta antologie di registi, Wells, Chaplin ecc.


A Pistoia sarei stato il ciema Eden. Un cinema verde. Per me ogni cosa piacevole è quasi sempre di colore verde. Se vedo verde in una persona vuol dire ci siamo.


Da piccolo se andavo al cinema andavo proprio lì, all’Eden, per me ci proiettavano i film migliori e anche se non era vero, lo era per me.


Mi piaceva la galleria perchè diversamente dagli altri cinema aveva dei piccoli palchetti di due file di 3 e 2 posti, e ti dava la sensazione di essere isolato dal resto della sala.
Sarei un cinema che proietta qualche storia che a guardarla da fuori ti chiedi perché farne un film, che tanto già sai come andrà a finire;
Sarei un cinema dove la gente fa molto rumore, anche quando sta in perfetto silenzio.



E alle volte, sono solo una pellicola dove un film riposa in attesa, fino all'occasione giusta per essere visto.


fsn


 


lunedì 9 marzo 2009

Nè qui nè altrove

Mi è piaciuto come tutti i suoi libri.


Partendo da una idea non certo originale, l'incontro tra tre amici dopo vent'anni, C attraverso i cambiamenti di Bari, della sua città, analizza il suo percorso di crescita. Quello che ha perso, quello che non ha visto o non riesce più a vedere.


Trovarsi dopo vent’anni, a volte, è drammatico. A volte traumatico perché ti sembra di vedere cosa si è fatto di te negli occhi degli altri. Sentire una musica  con delle orecchie diverse e che non sono le tue, analizzare la vita con occhi degli altri.


Alla fine un percorso di crescita, attraverso ricordi, odori , sapori, episodi veri ,inventati, sognati, con la consapevolezza di essere cambiati e cresciuti e che alcuni ricordi non si cancellano ma  che in fin dei conti, il passato non è altro che  una terra straniera.


Fsn

giovedì 5 marzo 2009

una serata tranquilla!

Per una sera i nipoti mi lasciano tranquillo, con l'incubo del week end da baby sitter che mi si prospetta, dove lo zio paperino(fsn) se la vedrà con qui, quo e qua(amica aggiunta). Guerra senza esclusione di colpi.


Colgo l'occasione di mettere in ordine la mia stanza, i miei fumetti e i miei libri. Letti e da leggere, alcuni quasi dimenticati. Sparsi per terra e un pò ovunque.




I miei libri, quelli in camera, dico, se ne stanno su tre mensole , ad una parete della mia stanza.
(sulle altri pareti ci stanno rispettivamente, una finestra, una porta e il computer…)


Nello studio ho una libreria che occupa l'intera parete

in questa, ho piazzato la narrativa in genere. Di tutti i generi
fantascienza (da Asimov ai più sconsciuti), pochissima fantasy,  molti gialli sia di autori classici che contemporanei, stranieri e italiani, da Camilleri, a Carofiglio, Marco Vichi, Filastò, qualche caso di letteratura per ragazzi, (dale cronache di Narnia arrivando ad Harry Potter, passando per Dhal), ma soprattutto tanta, tanta narrativa. Pavese, Moravia, Fante, Mccarthy, Leonard,  e via e via.
Qualche classico anche.
Ho questa convinzione, forse un pò snob, forse no, forse sbagliata, non riesco a capirlo, che ramestando nelle cose scritte da chi mi è contemporaneo, forse posso trovare risposte, nuove domande, realtà che dovrei conoscere, pensieri che dovrei pensare, più nuovi, o magari anche solo meravigliosamente identici a quelli dei capisaldi della letteratura. 

Insomma tanti libri, e non li ho mai contati.


Per non parlare di quelli in soffitta o sparsi in vari armadietti.

Nella stessa libreria trovano spazio, la collezione completa di Dylan Dog, Nthan Never, Brendon, Julia, qualche comics, qualche chicca anche in lingua originale come il Batman di Miller prima edizione o il Watchmen in fascicoli, Pratt, Pazienza. Il grosso dei comics è altrove …

In camera sopra le mensole tengo i fumetti e i libri che devo leggere.


In questo momento ci sono due libri di Vargas, uno di McCarty, King, Giuttari, Filastò. Insieme ci sono un numero di Dylan Dog, uno splendido numero di Julia di Berardi( che consiglio a tutte le ragazze. Un gran bel fumetto Julia) Uomo Ragno, Thor. Dietro a tutti c'è un libro lasciato a mezzo e che probabilmente non riuscirò a finire. Sono due anni che sta lì, Legato ad un periodo di grande difficoltà mia, e iniziato in un giorno dificile da dimenticare.




E con questo direi che la mia libreria è finita. Grosso modo.
Di sicuro, se vi capita di trovarvi in giro per casa mia, potreste trovare libri un pò ovunque, non solo nelle librerie….

Ultimo libro comprato
McCarthy  "Il buio fuori" a Firenze ieri.

il libro che sto leggendo ora:
Carofiglio "nè qui nè altrove".

tre libri che consiglio
e come si fa?
Tre?
No, mi spiace, non saprei cosa dire.

Come posso suggerire ad esempio Fante, ed eliminare Lasdale.
Come posso non suggerire “Alice nel paese delle meraviglie” o Shining?
E mi piacerebbe che qualcuno leggesse o rileggesse Pavese, Sciascia. Zolà,
non mi piglio la responsabilità.

Mi stan già guardando male i volumi; mi pare avanzino minacciosi.

L’unico che non riesco a leggere e mi piacerebbe riuscirci è Camilleri. Ma son troppo pigro per impegnarmi a capire il dialetto.


fsn.

3° nuvola di fsn

Di quando fsn esce dalla propria stanza per fare leggere un atto alla sua collega ed


aprendo la porta si trova di fronte un signore,


presumibilmente straneiro,


con una valigia aperta, piena di vestiario, asciugamani e quant'altro e


torna dentro la sua stanza senza profferire parola e


con un grosso punto di domanda sopra la sua testa.


 

mercoledì 4 marzo 2009

Le avventure dell'avv. fsn a FI

fsn " buongiorno, senta è questo l'ufficio del Giudice Rossi,


Cancelliere " no è stato spostato nella via ....... non abbiamo cambiato ancora la targa, scusi. Lo sa dov'è vero??"


fsn "si lo so, grazie"


Scendo, prendo la via indicata


fsn" scusi l'ufficio del Giudice Rossi, mi hanno detto che è stato spostato, qui"


2° cancelliere" certo terzo piano, che deve fare?"


fsn" devo fare copia di un fascicolo"


2° cancelliere"si va bene terzo piano"


Tre piani di scale dopo, Insegna della porta Cancelleria Giudice Rossi. "Oooohhh ci sono"


fsn" buongiorno, senta vorrei fare copia..."


3° cancelliere" Copia? no mi scusi ha sbagliato ufficio, l'Ufficio copie non è qui, Deve scendere al secondo piano, prende il corridoio sulla destra e lo vede, terza porta"


Così, sudato nenache avessi fatto una maratona, arrivo all'ufficio


Chiedo copie


4° cancelliere"Io però, gioia, bisogna che te la faccia per impugnazione" fsn" come vuole"


4° Cancelliere" Stella, però mi devi portare le marche, sono 8,27"


Fsn " devo scendere giù al tabacchino a prenderle, va bene vado, è un ora che giro per questi uffici per trovare quello giusto"


4°cancelliere "gioia, lo sai che è così, sei avvocato o no?


Fsn" Ora per carità sarò tante cose, anche avvocato, ma gioia proprio no, e non me ne è neanche rimasta,  ma questo, invece, è sempre il Tribunale o siamo su candid camera"


 

lunedì 2 marzo 2009

chiedi alla polvere!

La mia saprebbe dire tante cose.


Ogni volta che provo a eliminarla mi inganna e si sposta solo di uno scaffale o due.


mi dà come l’impressione che si ricordi tutto quello che io ho finito con lo scordarmi o provato;


ammonendomi di ricordarmene, rimanendo insieme a me.


minuscoli frammenti di sprazzi di tempo.Il  tempo è nei particolari. In fin dei conti.


Solo di quelli alla fine ci ricordiamo.


Episodi, incontri , viaggi, frasi, persone


che  hanno lasciato un segno


fino a farmi  arrivare alla convinzione che ogni incontro sia un regalo,


un occasione di imparare qualcosa di nuovo o per riscoprire se stessi.


fino a farmi capire però che la polvere è comunque polvere 


e che fsn avrebbe bisogno di una boccata di "aria fresca".


Tutto qua!