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sabato 24 settembre 2011

21 settembre 1990!

Sono passati 21 anni dalla uccisione di Rosario Livatino, "il Giudice Ragazzino", non mi pare di aver sentito o visto un servizio in Rai dedicatogli.

La sera dello stesso giorno invece ho sentito durante la trasmissione di Giuliano Ferrara chiamare i PM di Napoli ragazzotti in cerca di notorietà, tanto per commemorare degnamente la morte di un Giudice che ha sacrificato la vita per questo paese.

Dopo aver indagato e scoperto i legami tra massoneria e mafia, il Presidente Cossiga così dichiarò:
«Possiamo continuare con questo tabù, che poi significa che ogni ragazzino che ha vinto il concorso ritiene di dover esercitare l’azione penale a diritto e a rovescio, come gli pare e gli piace, senza rispondere a nessuno...? Non è possibile che si creda che un ragazzino, solo perché ha fatto il concorso di diritto romano, sia in grado di condurre indagini complesse contro la mafia e il traffico di droga. Questa è un'autentica sciocchezza! A questo ragazzino io non gli affiderei nemmeno l'amministrazione di una casa terrena, come si dice in Sardegna, una casa a un piano con una sola finestra, che è anche la porta».

  E fu così che divenne "Giudice Ragazzino", uno dei pochi ad avere veramente colpito duramente la mafia e Senza colpi ad effetto e spettacolari per dare a bere alla gente chissà cosa, ma con gli strumenti della legge come la confisca dei beni.
Non molto tempo dopo fu ucciso.
Grazie!

fsn







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