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mercoledì 10 settembre 2008

....di eroi e fantasmi.

Da bambino mentre sfogliavo fumetti o guardavo cartoni
mi immergevo in epiche battaglie tra Dei con magici martelli e giganti di ghiaccio,
principi extraterrestri e mostri spaziali.

Ognuno cerca di tenersi stretti i momenti di felicità nella speranza che non abbiano fine,
e nella paura di perderli mi prendeva un groppo allo stomaco.
Da grande, pensavo, tutto questo lo perderò nell'inevitabile crescita.
Mi chiedevo perchè sarei dovuto cambiare così tanto.

Così, come se fosse venuto a farmi visita il fantasma del Natale futuro,
mi vedevo adulto impegnato in discorsi di politica o
attento a seguire il telegiornale, dimentico ormai
di surfisti di argento, scimmie sulle nuvole, mostri preistorici e
di tutti quegli eroi che io stesso ero diventato.

Mi è capitato di incontrare alcuni amici di infanzia e compagni di scuola
e d'un tratto l'illuminazione.
Il fantasma del Natale futuro per loro non era mai arrivato.

2 commenti:

  1. Mi sa che il fantasma del Natale Futuro non si scomodi per tante persone...

    Forse solo per quei bambini che hanno dentro qualcosa che vale la pena preservare e proteggere per sempre.

    Che poi quei bambini, una volta adulti, forse (spesso) non siano proprio al massimo della felicità è un altro discorso...

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  2. uffa però...io non sono un utente anonimo...sono me stessa e sopratutto ho un nome...Silvia...e ho anche un blog...l'ho inserito qui di sopra ma mi sa che non si vede...uffa!!!!

    almeno prima per essere felici ci bastava un po' di fastasia...perchè adesso è così difficile riappropriarsi di quella felicità .... ?

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