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giovedì 23 ottobre 2008

Alla fine ci salverà la bellezza!

Wall-e mi ha ricordato il cinema di Chaplin.
Il Chaplin de Il Monello, Tempi  Moderni e  soprattutto Luci della città.
Il suo cinema muto.
Me lo ha ricordato nel modo di descrivere i sentimenti, di raccontarli,
e trasmetterli per mezzo di sguardi e piccoli gesti come il  prendersi per mano.
Nella sua visione di salvezza attraverso la bellezza, intesa come purezza di animo, di sentimenti.
Nel capire e arrivare a comprendere quello che davvero è importante a discapito di qualsivoglia direttiva.
Me lo ha ricordato anche nel modo di intendere il film o più in generale di  fare cinema come racconto,come visione sognante, come fumetto, 
che non ha fine, che non può averne una, che continua all'infinito
 con i protagonisti che si allontanano per mano al tramonto.

3 commenti:

  1. Sì. Era davvero molto bello. E poi ci sono alcune trovate assolutamente geniali. Per quelle due ore m'ha rimesso in pace col mondo...

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  2. Come gli uomini ridotti come budini. Bello quando rotolano come gelatine.

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  3. non l'ho visto.


    Però posso dirti che sto vedendo, causa bimbo, Madagascar almeno 2 volte al giorno.

    E non fa che confermare quanto ho sempre pensato di disney, pixar etc...

    Un apparato tecnico da paura per far uscire un prodottino melenso scontato e pure pieno di pubblicità occulte.

    Poi vabbè, siamo in un mondo di caproni quindi come nel caso di Madonna basta un adeguato battage pubblicitario e qualche critico "ben disposto" che tutti poi si accodano e gridano al miracolo, al film per grandi e piccini, alla lettura multilivello nenache fosse la Divina Commedia.


    Oh, questo è per me, ovviamente, poi i gusti sono gusti ....


    Ciao!


    Ermanno

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