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martedì 20 ottobre 2009

un milione di dollari

Perchè un milione di dollari?, Perchè proprio la boxe per celebrare la vita.?
Perchè nella boxe ci vuole coraggio, il coraggio di fare l’opposto di quello che la ragione ci consiglia di fare.

“"la boxe è una cosa all'incontrario... si fa tutto all'incontrario. Se vuoi spostarti a destra devi muovere l'alluce di sinistra verso sinistra e così  se vuoi muoverti a sinistra... Nessuna persona andrebbe incontro ad un pericolo, mentre il pugile va sempre verso all'avversario che vuole colpirlo".

Frankie amava ripetere che la boxe era qualcosa di innaturale, che nella boxe si fa tutto al contrario. A volte, per tirare un colpo vincente, bisogna arretrare. Ma se arretri troppo, non combatti più.
Rischi tutto per un sogno che nessuno vede, tranne tu!!!

 

Tutto nella boxe funziona al contrario, come nella vita.

Frankie Dunn era una persona scontrosa, solitaria. Forse lo era perché deluso dalla vita, da ciò che aveva vissuto o forse lo era sempre stato: preferisce stare solo, lontano dalla gente perché sa che la gente è estranea a lui e che non avrebbe mai potuto capire la sua ferita. Al prete che da anni lo vede tutti i giorni a messa, deve fargli continuamente verificare che non sarà mai capace di dargli risposte:

"cos'è la Trinità? pane, burro e marmellata buttati insieme in un sacchetto?….E l'Immacolata Concezione?".
Congratulazioni, te ne stai qui davanti alla mia chiesa a paragonare Dio ad un panino farcito? L'unica ragione per cui vieni a messa è irritare me, ma oggi non ci riuscirai.
Frankie: Io sono confuso.
Padre Horvak: Non è vero.
Frankie: È così, padre.
Padre Horvak: Allora ti do io la risposta, esiste un unico Dio. C'è altro?, perché avrei da fare.
Frankie: E che cos'è lo Spirito Santo?
Padre Horvak: È un'espressione dell'amore di Dio.
Frankie: E Gesù?
Padre Horvak: È il figlio di Dio, non fare lo stupido...
Frankie: Ma questo che significa, che sarebbe una specie di semidio?
Padre Horvak: Non esistono semidei, cazzo di miscredente!


Lui curava questo atteggiamento come una speciale forma di insofferenza .

Ma chi lo conosceva (forse il solo   Scrap Dupris, il vecchio pugile che porta su di se il segno indelebile della sconfitta che ti coglie proprio quando sei al culmine.).. sapeva che era solo perché sentiva che sua figlia lontana (ma realmente dov'era? Vicina? , lontana?)
non era più dove lui la cercava e, questo per lui era terribile perché significava che non poteva più immaginarla: la vera solitudine – quella che fa male - è quando non puoi avere le immagini di chi cerchi: “…

Un giorno, qualcuno si mette a cercarlo. E' evidente che da quel momento lui riprende a vivere e ad infrangere la sua insofferenza e ad “immaginare”, anche se non vuole darlo a vedere e non vuole ammetterlo in primis a se stesso. Lui prova a difendersi dalla insistenza di lei, a scacciarla in ogni modo perchè ha paura, perchè non vuole un’altra ferita, sempre aperta: "sia chiaro: non devi mai fare domande!",. Tutto ciò non è altro che un suo paradosso. Lui non vuole altro che domande, ma ne ha terrore, perchè ha paura di ricevere quello che a lui manca. Che forse è proprio vivere.

 

Frankie Dunn e Maggie Fitzgerald non si sono incontrati, ma si sono trovati. Uno ha in sé un vuoto, l’altra invece vede nel vuoto dell’altro la possibilità di vita, perchè Maggie non ha niente, niente a parte la boxe e lo dice a Frankie
Compio 32 anni, signor Dunn. E festeggio il fatto che ho passato l'ennesimo anno a lavare i piatti e a fare la cameriera, cosa che faccio dall'età di 13 anni. E secondo lei dovrei compierne 37 prima di diventare un pugile decente. E dato che è un mese che tiro pugni a questo sacco veloce senza risultati, comincio a rendermi conto della verità. L'altra verità è che mio fratello sta in galera, mia sorella truffa la previdenza sociale fingendo che suo figlio sia ancora vivo, mio padre è morto e mia madre pesa oltre 140 kg. E se dovessi ragionare a mente fredda, dovrei tornare a casa, trovare una roulotte usata, comprarmi una friggitrice e dei biscotti. Il problema è che mi sento bene soltanto quando mi alleno. Se sono troppo vecchia allora non mi resta niente. Le basta come spiegazione?

 “non posso allenarti perché io non alleno ragazze!”. Ma Frankie   mente e Maggie   lo sa “ma io non voglio un allenatore qualunque…voglio te, capo!” Frankie è stato colpito e per questo reagisce impacciato, si difende con tutti i no che ha; però dà una risposta che significa che è entrato nel gioco: “Non mi chiamare capo!”.

 

 

Non c’è niente di più poetico del titolo del film. Che c’entra il milione di dollari?

Il film parla di due persone che si trovano, il milione di dollari, è la cifra enorme del loro incontro: “un milione” per ciascuno di noi non ha mai significato alcuna cifra, reale tangibile, intendo,ma ha sempre significato l’infinito, il sogno, la felicità

. Incontrarsi è una cosa, ma trovarsi è la felice meraviglia di sapere che delle mille possibilità di incontro è accaduta proprio quella che tu – senza saperlo – cercavi. Frankie e Maggie si chiedono più volte se sono pronti per quella cifra infinita di “un milione di dollari”, se vale la pena cercare di averla. Buttarsi nel rischio. Per Maggie è più facile non ha niente da perdere. Per Frankie è diverso, perchè ne ha timore, perchè la sua ferita sanguina ancora.

Spesso ci si ferma sull’orlo e si preferisce non rischiare. Il rischio è troppo alto perchè questa volta è il culmine della felicità che si compie una volta sola e forse per questo Frankie la rinvia continuamente! Lui non vuole farlo il passo. Solo quando lui avrà potuto immaginare quel passo allora si potrà salire sul ring e gridare la parola"Mo cushla ", che, solo quando lei non potrà più saperlo, si svelerà nel suo significato esplicito: "mio amore, mio sangue", E anche se lei non ne comprenderà il significato, o meglio non ci sarà nel momento in cui le verrà svelato,non ha importanza perchè da sempre lo ha saputo.

Di tutto quello che è successo, che gli è successo lui non ha deciso niente da solo, e infatti nel momento in cui sono insieme in quella zona, lo dice a Lei” decidi tu come fare il viaggio”. ci sono delle decisioni che si prendono solo in quella speciale zona, leggera, dove due si trovano.

 La zona è leggera: per questo è difficile coglierla!.

L’incontro per il titolo è l’ultima celebrazione della vita nella boxe.

Il motivo per il quale Maggie non vede arrivare il pugno della sua avversaria è perchè in quella zona non è sola, con lei sul ring c’è Frankie e lei non smette di guardarlo. La sua avversaria invece rappresenta la rabbia della solitudine,l’opposto, il suo opposto.

Ad un certo punto il film lascia il ring. La boxe ora non è più la metafora dell’ l’incontro impossibile fra due persone.

Il passo successivo e la metafora della catastrofe che accade, è la conseguenza delle scelte, dei rischi.

Era di questo che Frankie aveva paura, di riprendere a vivere, di rimettersi in gioco perchè sapeva che questo l’avrebbe mandato in pezzi.

 

 

E’ per questo che molte volte nella vita reale questo passo non viene mai compiuto se la paura o il rischio è troppo alto.

 

la loro zona, leggera, di speciale incontro, resiste!. Anzi. Lei ora cerca di vivere sempre di più e solo in quella zona: per lei non esiste altro non ci sono più i parenti e gli altri da incontrare e non ci sono i rimpianti per quel terribile pugno che le ha distrutto la vita: "avevi ragione tu, capo, non bisogna mai abbassare la guardia". Anche lei, forse, sa che non ci sarà un'altra vita e, per questo, sa di aver vissuto il suo sogno(il million dollar) senza dover aspettarne un altro: "sono stata acclamata dappertutto... i giornali hanno parlato di me... ho avuto tutto!" Lei il suo milione l’ha avuto. L’ha preso. Quella speciale zona leggera dove i due si incontrano diventa più ampia, la sola in cui lei continua a vivere. Si accorge solo ora (forse lo sapeva già) che in quella zona non succede di incontrarsi, ma succede quella speciale situazione di trovarsi. Per questo, in quella zona dove semplicemente ci si trova,  lei lo elegge custode delle sue ferite... e della sua vita..

 

il resto..... in fondo

non conta

 niente.

 

 

 

2 commenti:

  1. si è un film incredibile...alla fine per una ragione o per un'altra mi trovo a rivederlo 1 o 2 volte all'anno. Poi, per coincidenza proprio l'anno scorso in questo periodo ne avevo scritto un altro piccolo post.

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