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domenica 15 febbraio 2009

Il regalo più grande.


Voglio farti un regalo
Era ora, non mi regali mai niente,
Qualcosa di dolce
sono a dieta da una settimana, sei il solito stronzo!
Qualcosa di raro
Ecco lo sapevo sarà il solito cd di qualche sfigato  Jazzista che conosci solo tu, oppure un libro di vattelapescascrittorecontemporaneostraniero
Non un comune regalo
appunto!
Di quelli che hai perso
O mai aperto
O lasciato in treno
O mai accettato
ci sarà un motivo se i tuoi regali fanno questa fine. Però! pensavo non se ne fosse accorto.!
Di quelli che apri e poi piangi
Mettiti nei miei panni e poi vedi, piangeresti anche te
Che sei contenta e non fingi
E' proprio cretino!
In questo giorno di metà settembre
Ti dedicherò
Il regalo mio più grande
Già tremo.

Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché
Di notte chi la guarda possa pensare a te
Non è nemmeno geloso, ok lo mollo.
Per ricordarti che il mio amore è importante
Che non importa ciò che dice la gente perchè
Tu mi hai protetto con la tua gelosia che anche
Che molto stanco il tuo sorriso non andava via
Devo partire però se ho nel cuore
La tua presenza è sempre arrivo
E mai partenza
Regalo mio più grande
Regalo mio più grande
(MaH, ??? Oddio siamo di nuovo alle sere nere vuoi rima....nere aiuto!!!!)

LE PASSANTI

Io dedico questa canzone
ad ogni donna pensata come amore
in un attimo di libertà
a quella conosciuta appena
non c'era tempo e valeva la pena
di perderci un secolo in più.

A quella quasi da immaginare
tanto di fretta l'hai vista passare
dal balcone a un segreto più in là
e ti piace ricordarne il sorriso
che non ti ha fatto e che tu le hai deciso
in un vuoto di felicità.

Alla compagna di viaggio
i suoi occhi il più bel paesaggio
fan sembrare più corto il cammino
e magari sei l'unico a capirla
e la fai scendere senza seguirla
senza averle sfiorato la mano.

A quelle che sono già prese
e che vivendo delle ore deluse
con un uomo ormai troppo cambiato
ti hanno lasciato, inutile pazzia,
vedere il fondo della malinconia
di un avvenire disperato.

Immagini care per qualche istante
sarete presto una folla distante
scavalcate da un ricordo più vicino
per poco che la felicità ritorni
è molto raro che ci si ricordi
degli episodi del cammino.

Ma se la vita smette di aiutarti
è più difficile dimenticarti
di quelle felicità intraviste
dei baci che non si è osato dare
delle occasioni lasciate ad aspettare
degli occhi mai più rivisti.

Allora nei momenti di solitudine
quando il rimpianto diventa abitudine,
una maniera di viversi insieme,
si piangono le labbra assenti
di tutte le belle passanti
che non siamo riusciti a trattenere.


Un omaggio, piccolo, a De Andrè e a tutte!
FSN.
















5 commenti:

  1. spero che nessuna ti abbia risposto così per il regalo di san valentino... ;-)

    ok che le donne sanno essere meravigliosamente perfide se vogliono, ma così è un po' eccessivo...

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  2. Se siamo perfide c'è un motivo....forse anche più di uno!!!

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  3. No, nessuna mi ha mai risposto così, e poi è il meravigliosamente perfide che trovo azzeccato. Il mio era solo un gioco sulla canzone e sul testo di De Andrè che invece al contrario non permette giochi e vi ha fatto uno splendido dono.

    Ciao Silvia ciao Francesca.

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  4. Sono riuscito a non essere più anonimo sul mio blog. E' un passo avanti.

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  5. Beh, non per voler sminuire i tuoi meriti però se posti gli interventi come JuryMochi....


    Ermanno

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