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martedì 4 agosto 2009

....esterno giorno....

Esterno giorno


è lunedì, un giorno a caso. Il migliore forse, per smettere e ricominciare. Casa è lontana non molto ma un po’ si. Ed è un bene. Il resto è qui con me. Purtroppo. il cellulare spento, il pc lo stesso. In realtà non è spento, è silenzioso, impercettibile, e con lui il resto. Lascio aperte le possibilità. Mi lascio la possibilità di ignorarlo bellamente. La giornata è grigiastra, di quelle che mi piacciono. Mi tiro sù, seduto sull’asciugamano, sento il sole che mi pizzica i piedi e la sabbia calda che mi copre le ginocchia. Penso che la sabbia non riuscirò a eliminarla tutta e che come sempre la porterò a casa con me.
Il mare qui da me è bello. Cambia colore ad ogni ora del giorno. Non cè molta gente, e quella che c’è è poco chiassosa. Bene.
Chiudo gli occhi, cerco di non pensare e di leggere.


In lontanaza sento gridare cocco bello. Ancora, dopo tutto questo tempo mi fa piacere sentire qualcuno che lo dica.
Vicino  a me una ragazza sta al sole incautamente. Ogni tanto si spalma la crema, io intravedo già il rossore del sole sulla pelle.
Tabata con la nonna è la bambina che cerca di costruire un castello di sabbia a
riva, ma il mare non le concede un attimo per costruirlo.

Una  mamma vicino a me sta sgridando un bambino che è andato troppo a largo. Il figlio la guarda con la consapevolezza che il rimprovero rimarrà tale e che presto si trasformerà in un abbraccio….
poco più in là, due bambini si gridano a vicenda con l'urgenza e la gravità tipica dei bambini, che in un buco da qualche parte c'è un granchio.

una donna. Elegante occhiali scuri, un lungo abito colorato, etnico, .cammina verso il mare e così come è, si immerge nella acqua, lentamente e rimane là a mollo ad aspettare che il mare la prenda.
una ragazza., , bianca di pelle , con i capelli raccolti, neri, se ne sta sola in riva al mare, lascia che il mare le accarezzi i piedi, ma non le concede altro. Ha uno sguardo malinconico, come il mio che la sta osservando, forse triste e disilluso, sola.... tra la gente.


intanto la spiaggia continua a vivere


gente che fa il bagno


bambini che corrono per vedere una nuova sagoma all’orizzonte per poi tornare al granchio di prima.
Fsn fissa l’orizzonte, guarda il mare


la ragazza gli concede uno sguardo, forse un sorriso, soltanto immaginato.


Mi giro torno al mio asciugamano


mi ci sdraio


guardo il cielo, le mie nuvole


sono assente,  lontano da quello che ho intorno, tanto sono immerso nei miei pensieri quanto mai come adesso sorridenti all’ingiù


Lo sguardo triste dei miei occhi mi accompagna


e così... mi abbandono


 al sole.

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