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giovedì 26 novembre 2009

di un PM cieco, di una udienza infinita e di un catanese...

 Qualche tempo fa scrivevo di una udienza a Pescia, interminabile, di un catanese, di un ipotesi di patteggiamento abbandonata in nome di non so bene neanche io che cosa. Dettata dal fatto di non aver visto l'imputato. E di un avv un pò antipatico.
Lì per lì decisi di andare al processo anche soltanto per rompere le scatole  a loro.
Ieri parto dallo Studio alle 11, avevo udienza tardi, alle 12. 
Arrivo in Trib a Pescia e il Giudice sta ancora discutendo i processi delle 9,00.
Odio Pescia, per inciso. E' sempre così. Già mi immagino che prima delle 17 o forse anche più tardi non potrò uscire.
Non ho fatto venire l'imputato. Volutamente. e gli ho chiesto di mandarmi un fax.
Alle 1630 finalmente chiama il mio.
" Scusi Giudice l'imputato mi fa presente che non può presenziare quest'oggi perchè non ha i soldi per il viaggio ma che vuole rilasciare esame."
" avv questo dimostra ancora di più con chi abbiamo a che fare, comunque respingo la richiesta dell'imputato"
" cominciamo bene" penso.
Viene sentito un ufficiale della ..... poi la figlia poi infine la moglie.
Entrambe simpatiche...ma anche io non lo sono stato.
Gioco, corse ai cavalli, scommesse, soldi sottratti alla famiglia........
Il Pm nella discussione va giù pesante, la parte civile non ne parliamo.
Il Giudice prima che prenda la parola io, chiude il fascicolo.
Penso "oggi ha condannato tutti, questo giudice è così, ha chiuso il fascicolo...figuriamoci"
Parlo per mezz'ora ........
Non mi interessano i fatti, neanche molto quello che è stato detto nella istruttoria.
Alla fine dopo aver spiegato bene e argomentato la mia tesi, concludo per la assoluzione dell'imputato sia nei confronti della moglie che della figlia.
Per la prima perchè nei suoi confronti il fatto non sussiste e per la seconda perchè non costituisce reato.
Il Giudice si ritira. Dopo Mezz'ora  " ai sensi del 530......."
Assolto, lo sapevo, per entrambi le parti offese.

Ormai è buio a Pescia, non ho pranzato e sono stanco.
Prendo la mia borsa, la penna e le carte.
Faccio cartella come a scuola.

Ed esco come ero entrato al mattino.

Penso che adesso mi mangerei volentieri
un ovino
Kinder.
fsn 




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